Inaugurata la prima mini foresta Miyawaki a Pordenone: una nuova iniziativa ambientale

Inaugurata la prima mini foresta Miyawaki a Pordenone: una nuova iniziativa ambientale

Inaugurata a Pordenone la prima mini foresta Miyawaki, un progetto di micro-forestazione che promuove sostenibilità ambientale e inclusione sociale attraverso il coinvolgimento di giovani nella cura del verde.
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Inaugurata la prima mini foresta Miyawaki a Pordenone: una nuova iniziativa ambientale - Gaeta.it

Un nuovo passo verso la sostenibilità ambientale è stato compiuto a Pordenone con l’inaugurazione della mini foresta Miyawaki, che trova spazio nel parco del Seminario. Questo progetto rappresenta la prima esperienza di micro-forestazione nella città, una pratica che si inserisce in un’ampia collaborazione tra l’Azienda sanitaria Friuli occidentale e il Comune di Pordenone. L’iniziativa è parte integrante del programma “Custodi di equilibri“, volto a favorire l’inclusione sociale e a offrire opportunità di apprendimento professionale a giovani impegnati in attività di cura del verde.

La micro-forestazione e il metodo Miyawaki

L’impianto di mini foresta si ispira al metodo Miyawaki, sviluppato dal botanico giapponese Akira Miyawaki e utilizzato in tutto il mondo per rimboschire aree degradate. Il metodo si basa sull’idea di restituire all’ambiente piante autoctone, le quali riescono a riprodursi rapidamente e a creare ecosistemi forestali in tempi brevi. Nella mini foresta di Pordenone, si prevede di piantare tra 2 e 5 piante per metro quadrato, con una selezione accurata di specie locali. Questo approccio non solo arricchisce la biodiversità, ma contribuisce anche alla resilienza ecologica della città.

Il diverso assortimento di piante, che include anche talee legnose di salice bianco e salice cinerino, provenienti da alberi già esistenti nel parco, contribuisce a creare una piccola foresta che interagisce con l’ambiente circostante. Con circa 700 piante messe a dimora, l’iniziativa non punta solo a migliorare la qualità dell’aria e del suolo, ma anche a fornire un habitat naturale per la fauna locale.

Il progetto “Custodi di equilibri”

La mini foresta non è solo un intervento di riforestazione, ma è parte di un progetto più ampio: “Custodi di equilibri“. Questo programma si concentra sulla gestione del verde e sull’inclusione sociale, impegnando giovani in attività di cura e manutenzione delle aree verdi della città. Attraverso lo sfalcio differenziato, la rigenerazione assistita e il controllo della vegetazione invasiva, questi ragazzi non solo acquisiscono competenze pratiche, ma contribuiscono attivamente alla salvaguardia della biodiversità locale.

L’iniziativa si propone di insegnare ai partecipanti l’importanza della sostenibilità e della cura della natura, favorendo al contempo un inserimento sociale significativo. La collaborazione tra i vari enti coinvolti ha permesso di avviare questa mini foresta, creando un legame tangibile tra giovani e ambiente, un passo fondamentale per la costruzione di una società ecosostenibile.

Le dimensioni del verde a Pordenone

L’assessore all’ambiente, Mattia Tirelli, ha sottolineato l’importanza del verde urbano a Pordenone, evidenziando come la superficie verde della città si estenda per un milione di metri quadrati. Un dato significativo che mette in evidenza la vastità del patrimonio naturale della città, paragonabile a quello di Central Park a New York, che copre tre milioni di metri quadrati.

Questa informazione non solo serve a valorizzare il contesto ambientale della città, ma offre uno spunto di riflessione sull’importanza della green economy e della responsabilità collettiva nella gestione e nella tutela degli spazi verdi. La creazione della mini foresta e le diverse iniziative messe in campo per la cura del verde confermano la volontà di Pordenone di investire nella propria sostenibilità, creando un modello che può ispirare altre realtà.

L’avvio della mini foresta Miyawaki rappresenta quindi un’importante opportunità non solo per migliorare il patrimonio verde cittadino, ma anche per coinvolgere la comunità in un progetto di crescita collettiva e di rispetto per l’ambiente circostante.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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