La Casa di Edo, un’importante iniziativa dell’Associazione Edoardo Marcangeli, accoglie ora famiglie di bambini in cura presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Quest’espansione è un segno tangibile di sostegno e solidarietà, e rappresenta un’importante opportunità per chi vive momenti difficili legati alla malattia. L’inaugurazione della nuova sede è avvenuta oggi, alle 12, in via della Stazione di San Pietro, alla presenza di rappresentanti dell’associazione e dell’ex velina Federica Nargi, che ha lanciato un appello per supportare questa causa.
La Casa di Edo e la missione dell’associazione
L’Associazione Edoardo Marcangeli è stata fondata il 10 ottobre 2015 a Carsoli, dando vita a un progetto voluto da Edoardo, un bambino sensibile e attento al dolore degli altri. Edo si è sempre mostrato preoccupato per le sofferenze vissute dai piccoli pazienti e dalla loro famiglie nei lunghi periodi di ricovero. Le difficoltà pratiche e economiche che questi genitori affrontano in momenti così critici possono risultare insormontabili. In questo contesto, la Casa di Edo si propone come un rifugio, un luogo di accoglienza e speranza, in cui le famiglie possano trovare sostegno e conforto.
Il personale dell’associazione si impegna a rispondere alle esigenze concrete di chi si trova in difficoltà. “Vogliamo essere lo sguardo che sostiene”, ha spiegato il team. Ogni aspetto della casa è pensato per rendere il soggiorno delle famiglie il più sereno possibile, inclusi servizi di supporto pratico e un ambiente accogliente.
La nuova sede: un’accoglienza ristrutturata e progettata per i più piccoli
La seconda sede della Casa di Edo, situata a Roma, è stata completamente ristrutturata e arredata per rispondere alle necessità dei bambini e delle loro famiglie durante un periodo particolarmente delicato come quello delle cure. L’ambiente è stato progettato con colori tenui e tinte rilassanti, creando un’atmosfera che possa favorire il benessere e la tranquillità. Le stanze sono decorate con opere realizzate da amici di Edoardo, che hanno voluto contribuire con il loro talento a rendere questo spazio ancora più accogliente.
Grazie a questa nuova struttura, l’associazione è in grado di ospitare gratuitamente un numero maggiore di famiglie. Ogni gruppo potrà contare su un ambiente familiare, lontano dalle rigidità degli ospedali, ma al tempo stesso vicino ai luoghi di cura. Questo aspetto costituisce un supporto fondamentale per i genitori che affrontano momenti di alta tensione emotiva, come quelli legati alla malattia dei propri figli.
L’importanza del sostegno della comunità
Durante l’inaugurazione, Federica Nargi ha condiviso un messaggio profondo, invitando la comunità a sostenere l’associazione e le sue attività. “Ogni gesto conta”, ha detto, sottolineando che anche il più piccolo contributo può fare la differenza nella vita di una famiglia in difficoltà. Questo appello ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato e importante come quello della salute infantile.
Per l’Associazione Edoardo Marcangeli, la realizzazione di questa seconda Casa di Edo rappresenta un successo, ma anche un invito a continuare la lotta contro la solitudine e il dolore che le malattie spesso comportano. Ogni aiuto è prezioso per garantire che famiglie intere possano trovare un rifugio, un sostegno e quella dose di speranza di cui hanno così tanto bisogno.