Inaugurato il MuDi: il Museo Diffuso del Parco Sirente-Velino a Goriano Valli

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Inaugurato il MuDi: il Museo Diffuso del Parco Sirente-Velino a Goriano Valli - Gaeta.it

Il MuDi, o Museo Diffuso del Parco Sirente-Velino, ha aperto ufficialmente le sue porte a Goriano Valli, frazione del comune di Tione degli Abruzzi. Il progetto, promosso da Fausto Di Giulio, mira a valorizzare il territorio attraverso diverse stazioni espositive, distribuite tra tradizione e innovazione, rendendo questo museo un simbolo di cultura e comunità. La cerimonia di apertura ha visto la presentazione del regista Walter Nanni e l’assegnazione del prestigioso “MuDi Sirente Awards”.

Il significato del MuDi per la comunità locale

Un progetto di restituzione

Il MuDi nasce come iniziativa di “give back” per il territorio abruzzese e si propone di restituire alla comunità le storie e le tradizioni locali. Fausto Di Giulio, ideatore del progetto, punta alla creazione di un museo che non solo esponga, ma coinvolga attivamente i residenti, consentendo loro di raccontare e tramandare esperienze. Questa concezione di museo diffuso comporta un coinvolgimento diretto della popolazione, che ha collaborato prestando spazi come cantine, pagliai e stalle, rendendo l’esperienza ancora più autentica e radicata.

L’importanza dell’identità culturale

Il MuDi rappresenta un esempio di come un luogo possa diventare testimonianza di storia, identità e patrimonio culturale. La scelta di Goriano Valli, con la sua ricca storia e tradizioni, è perfetta per ospitare un museo che mira a valorizzare l’eredità culturale locale. Il museo non si limita a custodire oggetti, ma diventa un centro di aggregazione, riflessione e celebrazione delle radici abruzzesi.

I premi assegnati al MuDi Sirente Awards

I riconoscimenti e i premiati

Durante la cerimonia di inaugurazione, è stata consegnata la statuetta del Guerriero di Capestrano a diverse personalità che si sono distinte nei vari settori. Tra i premiati troviamo la scrittrice Dacia Maraini e il regista Riccardo Milani, entrambi consacrati nel mondo della cultura e dello spettacolo. Il premio “Ambasciatore d’Abruzzo” è andato al direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, riconoscendo il contributo di ogni individuo e professionista nel promuovere l’identità e le tradizioni abruzzesi.

Un tributo alle eccellenze del territorio

Il MuDi Sirente Awards ha messo in luce anche il lavoro di figure meno conosciute, ma altrettanto significative, come Adriana Gandolfi, antropologa e cofondatrice del Museo Genti d’Abruzzo. Altri premi sono stati conferiti a imprenditori del turismo e della cultura, tutti uniti da un impegno costante nella promozione e valorizzazione del territorio. Le cerimonie di premiazione testimoniano l’importanza di collaborare per il bene comune e il sostegno ed il riconoscimento agli attori locali che lavorano per il riemergere delle tradizioni.

Il tour del Museo Diffuso e le sue stazioni

Un itinerario nella storia e nella cultura

La visita guidata al MuDi offre la possibilità di scoprire quindici stazioni, ognuna dedicata a un aspetto della cultura locale. Due delle stazioni più emblematiche sono il “Me-To-Me, il REX Leader Museum for The Future” e la “Casa Medievale più piccola al mondo”. La prima è concepita per offrire esperienze personalizzate ai visitatori, stimolando una riflessione profonda sul legame tra individualità e comunità. La seconda permette di immergersi in un’epoca storica, facendo rivivere gli antichi usi e costumi.

La ricchezza delle esperienze proposte

Altre stazioni importanti includono la “Stalla dell’asino”, dedicata a Celestino V, e la “Cantina Annonnasè”, che raccontano storie della tradizione abruzzese attraverso suggestive ricostruzioni. Ogni stazione del museo è concepita come un’installazione che invita a riflettere sull’importanza della leggenda, dell’artigianato e della vita quotidiana della comunità. Queste esperienze offrono non solo un approfondimento storico, ma anche un’occasione di introspezione per chi visita il museo, rendendolo un configurante centro di cultura e archiviazione sociale.

La partecipazione della comunità e l’impatto futuro

Un investimento nella comunità locale

La creazione del MuDi ha coinvolto attivamente i residenti di Goriano Valli, che si sono uniti nel progetto MuDi non solo come collaboratori, ma come protagonisti. Con solo 80 abitanti, il borgo è riuscito a mettere insieme ben 13 attività imprenditoriali nei settori del turismo, dell’agricoltura e della cultura. La Cooperativa di comunità Cuore delle Valli, attore principale del progetto, rappresenta un esempio virtuoso di come anche le piccole comunità possano creare un impatto significativo attraverso la collaborazione.

Verso un nuovo modello di sostenibilità

A lungo termine, il MuDi non è solo un museo, ma un modello per altre comunità. La valorizzazione del patrimonio culturale e l’attenzione alla sostenibilità economica e sociale sono elementi chiave per promuovere un turismo consapevole e responsabile. Il successo del progetto potrebbe ispirare altre località a seguire questo esempio e rendere i musei sempre più accessibili e vicini alla vita quotidiana delle persone.

La giornata inaugurale del MuDi non solo ha celebrato la storia e la cultura abruzzese, ma ha anche segnato l’inizio di un nuovo capitolo per Goriano Valli e il Parco Sirente-Velino, consolidando un legame tra passato e futuro attraverso l’arte, la storia e la comunità.

Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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