Il 7 aprile 2024 segna una data tragica per la comunità dei carabinieri e per le famiglie dei due giovani militari che hanno perso la vita mentre svolgevano il loro dovere. A un anno esatto da quella notte fatale, a Manfredonia si è tenuta una cerimonia in onore del maresciallo Francesco Pastore e dell’appuntato scelto Francesco Ferraro. Un momento toccante, durante il quale è stato inaugurato un monumento dedicato alla loro memoria, un simbolo per la città pugliese e per tutti coloro che indossano la divisa.
La cerimonia di commemorazione
Il colonnello Michele Miulli, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, ha aperto la cerimonia sottolineando l’importanza di questo evento per la comunità. “È un messaggio di fede e speranza,” ha dichiarato Miulli, facendo riferimento alle parole del papà di Francesco Pastore. Questo messaggio serve a responsabilizzare i carabinieri e a ricordare il rischio che affrontano quotidianamente nel loro lavoro. È un richiamo al dovere e alla memoria di tutti coloro che, come Pastore e Ferraro, hanno fatto il sacrificio più grande, perdendo la vita durante il servizio.
Il tragico incidente è avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 aprile 2024, nel Salernitano, quando la pattuglia dei due carabinieri è stata investita da un veicolo condotto da una giovane di 31 anni. La cerimonia ha voluto essere non solo un momento di ricordo, ma anche di celebrazione per il servizio di chi ha sacrificato la vita per la sicurezza della comunità.
Un monumento significativo
Il monumento rappresenta un legame tangibile con la memoria dei due carabinieri. Massimo Rinaldi, esponente dell’associazione nazionale dei carabinieri della sezione di Manfredonia, ha raccontato come l’idea sia nata da una frase pronunciata da Matteo Pastore durante i funerali di suo figlio: “Spero che Francesco non venga dimenticato.” Questa frase ha ispirato la creazione di un’opera che lasci un segno indelebile nella memoria collettiva della città.
Il monumento è composto da due massi in pietra di Apricena, ciascuno del peso di due quintali, a rappresentare i due carabinieri. Al centro si erge una colonna in cemento armato, simbolo della patria, coronata da un’effigie dell’arma dei carabinieri, scolpita a mano. L’intero progetto ha richiesto un impegno considerevole, con l’intento di onorare degnamente i caduti.
Presenza di familiari e studenti
Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari dei due carabinieri, che hanno condiviso il loro dolore ma anche la loro gratitudine per l’attenzione dedicata alla memoria dei loro cari. Presenti anche i bambini delle scuole elementari di Manfredonia, per coinvolgere le nuove generazioni in un momento così importante. La presenza dei più giovani sottolinea il desiderio di trasmettere valori come il coraggio, il rispetto e il senso del dovere.
Il monumento è stato posizionato in un luogo simbolico della città, dove potrà essere visto da tutti e servirà come ricordo vivo della dedizione e dell’impegno dei carabinieri. Un monito per la comunità di non dimenticare mai il sacrificio di chi ha dato la vita per il bene collettivo.