Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona hanno ufficialmente aperto i battenti con una cerimonia di inaugurazione che ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali. L’evento si svolgerà fino al 30 novembre e rappresenta un’importante vetrina per il settore agricolo, in particolare per quello lattiero-caseario. Con oltre 200 espositori provenienti da 20 paesi, la manifestazione si propone di mettere al centro innovazione, sostenibilità e l’interconnessione tra agricoltura, allevamento e turismo.
Un taglio del nastro ricco di significato
La cerimonia di apertura è stata presieduta dal Ministro per il Turismo, Daniela Santanché, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, e al presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni. Un momento simbolico che segna l’inizio della 79esima edizione delle fiere. A partire dalle prime ore del mattino, numerosi visitatori hanno affollato i padiglioni della fiera, dimostrando l’interesse cresciuto intorno al tema dell’allevamento e del latte. I partecipanti potranno assistere a dibattiti e incontri focalizzati su argomenti chiave come la genetica animale, i mangimi, le energie rinnovabili e le attrezzature per l’agricoltura.
Durante il suo intervento, il Ministro Santanché non ha mancato di sottolineare l’importanza del lavoro agricolo: “Agricoltura e allevamento sono parte fondamentale della nostra nazione. Questo lavoro è essenziale e non ha momenti di pausa.” Ha inoltre evidenziato la necessità di riconoscere il ruolo centrale delle fiere nel panorama del turismo italiano, rimarcando la presenza del Ministero nella manifestazione quest’anno.
Il valore del turismo fieristico
Il Ministro ha approfondito tre aspetti fondamentali legati alle fiere. Il primo riguarda la loro capacità di attrarre flussi turistici, spostando i visitatori anche nei periodi non canonici dell’anno. Questo fenomeno si traduce in una destagionalizzazione del turismo, che rappresenta un vantaggio per le località coinvolte. In secondo luogo, Santanché ha fatto notare che i turisti venuti per le fiere tendono a spendere di più rispetto ai turisti tradizionali e, di conseguenza, rimangono più a lungo. Queste statistiche sono sostenute da dati che dimostrano come il turismo fieristico possa quindi arricchire l’economia locale.
Il Ministro ha anche sottolineato come il made in Italy sia sinonimo di eccellenza e come il connubio tra zootecnia, agricoltura e turismo accresca il prestigio del Paese a livello internazionale. Questa valorizzazione della filiera è cruciale per la promozione non solo dei prodotti italiani, ma anche delle tradizioni e della cultura agricola.
Un tour tra i padiglioni e un messaggio di supporto agli allevatori
Dopo il taglio del nastro, Daniela Santanché ha effettuato un tour tra i vari padiglioni della fiera accompagnata da Beduschi e Biloni. L’obiettivo di questa visita è stato non solo scoprire le novità del settore, ma anche incontrare gli espositori e gli allevatori. Ciò ha rappresentato un’occasione per esprimere il proprio sostegno a chi lavora quotidianamente nel campo dell’allevamento: “Volevo dirvi grazie e farvi sapere che questo Governo, questa regione, è al vostro fianco.” Le parole del Ministro hanno avuto l’effetto di unire il mondo politico e quello agricolo, evidenziando la necessità di una collaborazione fattiva per affrontare le sfide future.
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona si configurano quindi non solo come un’importante manifestazione di settore, ma anche come un’opportunità di confronto e dialogo tra le istituzioni e gli operatori del mondo agricolo, contribuendo così a costruire un futuro più sostenibile e innovativo per l’intera filiera.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Armando Proietti