A Riad, il 25 novembre 2023, si apre Diriyah Art Futures, un nuovo riferimento assoluto per l’arte contemporanea nell’area del Golfo. Questa struttura, che si estende su 12.000 metri quadrati, è concepita non solo come un museo, ma come un vero e proprio centro culturale dedicato all’arte digitale, in grado di ospitare atelier, laboratori di ricerca, un auditorium e residenze per artisti. Diriyah Art Futures promette di diventare un crocevia stimolante per artisti e appassionati, evidenziando il potere innovativo delle nuove tecnologie nel panorama artistico globale.
Caratteristiche e architettura di Diriyah Art Futures
Disegnato dallo studio italiano Schiattarella Associati, Diriyah Art Futures presenta un’architettura contemporanea unica, progettata per integrarsi armoniosamente con il paesaggio desertico circostante. Situato a nord di Riad e a breve distanza dal sito UNESCO di At-Turaif, questo edificio è progettato non solo per funzionare come spazio espositivo, ma anche come un centro interattivo di apprendimento e creazione. Gli architetti Amedeo, Andrea e Paola Schiattarella hanno dichiarato che il loro obiettivo era quello di far sembrare l’architettura come un’estensione naturale del suolo.
La struttura non ha una forma compatta, ma piuttosto comprende volumi distinti che si estendono orizzontalmente sul costone del Wadi Hanifa. Questa scelta architettonica richiama gli spazi delle antiche abitazioni, creando un ambiente intimo e coperto che permette il passaggio dell’aria e la protezione dalle elevate temperature. Elementi tradizionali, come le strade strette e le piazze, si integrano con un design moderno, dimostrando come sia possibile unire l’efficienza contemporanea alla tradizione locale. La scelta di materiali come pietra, terra cruda e intonaci di fango enfatizza la connessione con il territorio, creando un dialogo visivo e materiale tra il costruito e il paesaggio naturale.
Sostenibilità e innovazione tecnologica
Un aspetto centrale nel progetto di Diriyah Art Futures è l’impegno verso la sostenibilità. L’intera costruzione è stata progettata tenendo conto dell’esposizione solare, con l’obiettivo di ottimizzare il risparmio energetico. Il sistema di raffrescamento geotermico, rispetto a metodi più tradizionali, rappresenta un passo avanti per l’architettura sostenibile in regioni desertiche. Inoltre, è stata implementata un’accurata strategia di raccolta e riutilizzo delle acque piovane, fondamentale in un contesto dove l’acqua è una risorsa preziosa.
All’interno, gli spazi sono rifiniti con materiali locali come l’intonaco di fango e la pietra di Riad, elementi che non solo conferiscono identità al luogo, ma mantengono anche il legame con le tradizioni artistiche locali. A differenza di altri spazi espositivi, Diriyah Art Futures include un’area sotterranea, protetta dalla luce e dal calore, dove si trovano laboratori e atelier dedicati all’arte digitale. Qui, modernità fa rima con tradizione: gli spazi sono illuminati da un’enorme campana che consente l’ingresso della luce naturale, creando un’atmosfera ideale per la creatività.
Una riflessione sull’arte contemporanea
Haytham Nawar, che dirigerà l’hub, ha promesso un’apertura ricca e stimolante, a partire dalla mostra “Art Must Be Artificial: Perspectives of AI in the Visual Arts”, curata da Jerome Neutres. Questa esposizione si propone di esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle arti visive, una tematica di grande rilevanza oggi. Diriyah Art Futures non solo intende presentare opere d’arte, ma anche stimolare dibattiti e riflessioni sui cambiamenti che la tecnologia porta nel mondo della creazione artistica.
Con l’apertura di Diriyah Art Futures, la scena culturale di Riad si arricchisce di un nuovo elemento, posizionando l’Arabia Saudita come un protagonista nel contesto dell’arte contemporanea globale. L’hub si propone di diventare un punto di riferimento per artisti e studiosi, offrendo opportunità di scoperta e apprendimento in un ambiente ispiratore e di forte impatto.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Laura Rossi