A Torre de’ Passeri, il 15 marzo 2025 segna il giorno di un’importante celebrazione storica. Si commemora il 75^mo anniversario di uno degli eventi più significativi del dopoguerra italiano, lo Sciopero alla Rovescia, che ha avuto luogo il 15 marzo 1950. Questo sciopero rappresenta una fase dolorosa della lotta per i diritti e il lavoro in un contesto di grande difficoltà economica. La piazza che sarà inaugurata prenderà il nome di ‘Largo Sciopero alla Rovescia‘, trasformandosi in un simbolo di resistenza e memoria storica per la comunità e oltre.
La storia dello sciopero alla rovescia
Il 15 marzo 1950, la popolazione di Torre de’ Passeri si mobilitò in un gesto di protesta unico e significativo: invece di incrociare le braccia, i manifestanti scelsero di lavorare. L’intento era quello di sistemare una mulattiera che collegava il paese di Torre de’ Passeri a Pietranico. Giovanni Mancini, sindaco della città, descrive il clima di quel giorno, raccontando di uomini e donne spinti dalla miseria e dalla ricerca di opportunità lavorative. Questa forma di protesta, definita “sciopero alla rovescia“, si diffondeva in diverse regioni italiane, ma l’episodio di Torre de’ Passeri si distinse per la sua intensità e i suoi drammatici eventi.
Dopo ore di lavoro volontario, i manifestanti scesero in corteo per le strade del paese. Tuttavia, furono accolti dalla celere e dalla polizia, connotando il clima di tensione e conflitto che caratterizzava l’epoca. Il sindaco Mancini racconta che, dopo il lancio di lacrimogeni, scoppiarono scontri violenti che portarono a 24 arresti e a numerosi feriti. Questi eventi non solo segnarono profondamente la comunità locale, ma suscitarono attenzione a livello nazionale, arrivando fino ai tribunali e al Parlamento.
Un’importante cerimonia di commemorazione
L’inaugurazione di ‘Largo Sciopero alla Rovescia‘ sarà un momento di riflessione e celebrazione. La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con l’ANPI, prevede un convegno pomeridiano in cui si discuterà del significato storico di quel giorno. Sarà un’occasione per recuperare articoli, sentenze, interviste e testimonianze di chi ha vissuto direttamente quegli eventi. Tra gli invitati sarà presente Walter Rapattoni, presidente dell’ANPI Val Pescara, che porterà il suo contributo alla discussione.
Insieme a lui parteciperanno Enzo Fimiani, professore associato di Storia contemporanea all’Università d’Annunzio di Chieti, Nicola Trifuoggi, ex capo della Procura della Repubblica di Pescara, e Guido Campli, presidente del Tribunale di Chieti. La partecipazione degli studenti delle scuole e delle famiglie degli coinvolti darà un ulteriore spessore umano all’evento, rendendo viva la memoria di quel triste giorno. La presenza di testimoni ancora in vita permetterà di collegare le nuove generazioni alla storia viva della loro comunità.
Riflessione sulla memoria storica
La creazione di ‘Largo Sciopero alla Rovescia‘ non è semplicemente un atto commemorativo, ma un’importante iniziativa per custodire la memoria storica e garantire che gli eventi che hanno segnato la comunità non vengano dimenticati. Ascoltare le storie e le esperienze di coloro che hanno vissuto gli eventi offre l’opportunità di comprendere più a fondo l’importanza di tale protesta e il contesto socio-economico in cui si è sviluppata.
Questa attenzione ai racconti del passato può contribuire a una maggiore consapevolezza tra le nuove generazioni, stimolando riflessioni sui diritti, sul lavoro e sulla giustizia sociale. L’evento del 15 marzo rappresenterà una porta aperta sul passato, per favorire un futuro più consapevole e impegnato. La speranza è che Largo Sciopero alla Rovescia diventi un luogo d’incontro e di riflessione, dove mantenere viva la memoria dei sacrifici fatti per i diritti dei lavoratori e l’impegno nella lotta per una società migliore.