Incendi in Macedonia del Nord: esplosioni di vecchie granate nel parco del monte Galichica

Incendi in Macedonia del Nord: esplosioni di vecchie granate nel parco del monte Galichica

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Incendi in Macedonia del Nord: esplosioni di vecchie granate nel parco del monte Galichica - Gaeta.it

In un contesto di crescente crisi ambientale, gli incendi divampati in Macedonia del Nord hanno riacceso l’attenzione su un problema storico: la presenza di ordigni esplosivi risalenti alla Prima guerra mondiale. Le fiamme, alimentate da un’ondata di caldo che ha colpito la regione, hanno interessato un’ampia area montuosa al confine con l’Albania, creando non solo danni ecologici significativi ma anche rischi per la sicurezza pubblica.

Incendi e devastazione ambientale

L’impatto del caldo e degli incendi

L’emergenza incendi ha messo a dura prova la Macedonia del Nord, con 54 roghi registrati in diverse regioni durante l’ondata di caldo estivo. Tra questi, uno dei più gravi ha interessato il monte Galichica, una vasta area verde nota per la sua biodiversità, il cui habitat è stato seriamente compromesso. Ad oggi, gli incendi hanno distrutto oltre 6.500 ettari di terreno, rappresentando un disastro ecologico per la flora e la fauna locali.

Il monte Galichica è una zona protetta che ospita diverse specie vegetali e animali, comprese colonie di taccole dal becco giallo, ora in pericolo. L’ecosistema della regione, ricco di biodiversità, ha subito danni irreparabili a causa della propagazione delle fiamme, che ha colpito circa il 60% di aree erbose e il 40% di foreste di varia tipologia.

L’intervento dei vigili del fuoco

La lotta contro l’incendio è stata complessa e ha coinvolto i vigili del fuoco di entrambi i Paesi. Dopo circa una settimana di battaglie intense, le autorità sono riuscite a domare le fiamme, grazie a un notevole impegno delle squadre antincendio intervenute sul campo. Il comandante della brigata antincendio, Mutalip Tairovski, ha assicurato che, sebbene l’incendio sia stato parzialmente circoscritto, è fondamentale mantenere alta l’attenzione e non allarmare la popolazione.

Pericoli di esplosione e residuati bellici

Rischi derivanti dai residuati bellici

Uno degli aspetti più problematici della gestione degli incendi sul monte Galichica è rappresentato dalle esplosioni di ordigni risalenti alla Prima guerra mondiale. Le fiamme hanno riattivato molte delle granate e bombe ancora dislocate sul territorio, rappresentando un serio pericolo per i soccorritori. Questo fenomeno ha complicato ulteriormente le operazioni di spegnimento, mettendo a rischio la sicurezza degli operatori.

Le esplosioni hanno creato una situazione critica, rendendo necessaria la predisposizione di misure di sicurezza specifiche, prima di procedere con gli sforzi per estinguere l’incendio. Tairovski ha descritto le esplosioni come un grosso problema, sottolineando che la presenza di questi residuati bellici costituisce una minaccia costante non solo per i vigili del fuoco, ma anche per la popolazione locale.

Il fenomeno degli incendi in estate

Con l’abbassamento delle temperature previsto per i prossimi giorni, i vigili del fuoco avvertono la popolazione sulla necessità di stare all’erta. Infatti, la maggior parte degli incendi estivi è causata da fattori di origine umana, come attività agricole o negligenza. Dall’inizio di agosto, ben 370 incendi sono stati spenti in tutta la Macedonia del Nord, evidenziando la gravità della situazione.

I dati indicano che l’8 luglio è stato l’ultimo giorno registrato senza incendi attivi nel Paese. Questo trend preoccupante richiede una maggiore sensibilizzazione e una collaborazione attiva tra le autorità locali e la cittadinanza per prevenire futuri disastri e proteggere l’ambiente e la sicurezza pubblica.

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