Un'importante iniziativa di sensibilizzazione è riuscita a ridurre significativamente gli incendi boschivi in Portogallo, ma l'isola di Madeira si trova attualmente ad affrontare un grave incendio che solleva preoccupazioni e polemiche. Analizziamo i dettagli della campagna e la situazione attuale su Madeira.
Una campagna di sensibilizzazione contro gli incendi
L'impatto della campagna "Il Portogallo ti chiama"
Dal 2017, il Portogallo ha avviato una campagna di sensibilizzazione finalizzata a ridurre il numero di incendi boschivi. Il progetto, con il motto "Il Portogallo ti chiama", ha avuto un impatto tangibile: il numero di incendi è stato dimezzato. Il merito va principalmente all'Agenzia per la gestione integrata degli incendi rurali , che ha lavorato attivamente per promuovere una cultura della prevenzione tra la popolazione, in particolare nelle aree più vulnerabili.
Secondo Tiago Oliveira, presidente dell'Agif, l'emergenza degli incendi è stata particolarmente traumatica dopo il 2017, anno in cui si sono verificati alcuni degli incendi più devastanti della storia del Paese. La campagna ha incluso azioni concrete in ambito educativo, coinvolgendo le scuole e sensibilizzando bambini e famiglie sui comportamenti a rischio. Il progetto "Raposa Chama", che coinvolgerà circa 500.000 studenti nei prossimi cinque anni, è un esempio di come si stia cercando di radicare nella cultura nazionale una maggiore consapevolezza riguardo agli incendi.
I risultati ottenuti
Grazie a queste iniziative, nel 2024 il Portogallo ha registrato un totale di 3.500 incendi, un numero che, sebbene preoccupante, rappresenta un miglioramento rispetto agli anni precedenti. Le condizioni climatiche favorevoli, con un'estate relativamente mite e scarse siccità, hanno contribuito a limitare la diffusione degli incendi. Tuttavia, nonostante questi progressi, la lotta contro il fuoco in Portogallo non si ferma e si prevede che la campagna di prevenzione proseguirà fino al 2026.
L'incendio attuale a Madeira: un'emergenza continua
Situazione attuale dell'incendio
Mentre la campagna di sensibilizzazione continua a ottenere risultati positivi in gran parte del Paese, Madeira affronta una crisi persistente. Dallo scorso 14 agosto, un incendio incontrollato ha devastato l'isola, distruggendo almeno 5.000 ettari di vegetazione. I vigili del fuoco e le autorità locali sono attualmente in azione per estinguere le fiamme e contenere i due fronti attivi, tra cui uno particolarmente vicino alla centrale idroelettrica di Pico Ruivo. Sebbene non vi siano stati feriti e le abitazioni non siano state danneggiate, il rischio rimane alto e lo stato di allerta è massimo.
Per contrastare il rogo, le autorità hanno attivato il Meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea, e sono stati richiesti l'invio di due Canadair per supportare le operazioni di spegnimento. Attualmente, circa 140 vigili del fuoco sono impegnati sul campo per domare le fiamme, con l'obiettivo di salvaguardare le aree forestali protette e l'importante patrimonio di biodiversità dell'isola di Madeira.
Le polemiche politiche a seguito dell'emergenza
Oltre alle preoccupazioni legate alla gestione dell'emergenza, l'incendio ha sollevato anche polemiche politiche a livello regionale. Il governatore della regione autonoma di Madeira, Miguel Albuquerque, è stato oggetto di critiche per i ritardi nella richiesta di aiuto a Lisbona e per non aver prontamente collaborato con i partner europei. Nonostante le controversie, Albuquerque si è difeso affermando che le sue decisioni non sono state influenzate da fattori esterni e che non intende delegare le proprie responsabilità a nessuno.
La situazione su Madeira evidenzia la complessità della gestione degli incendi boschivi e la necessità di una cooperazione efficace tra le autorità regionali e quelle nazionali, così come con l'Unione Europea. Mentre la campagna di sensibilizzazione continua a fare progressi, il caso di Madeira sottolinea l'importanza di una risposta tempestiva e coordinata in situazioni di emergenza.
