Questa mattina si sono vissuti attimi di panico all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dove un incendio ha coinvolto il padiglione D1. L’incidente è scoppiato intorno alle 11.30, quando il fumo ha cominciato a diffondersi rapidamente nel vano scale, sollevando serie preoccupazioni tra pazienti e personale.
La dinamica dell’incendio e il tempestivo intervento
L’incendio è stato originato da un carrello utilizzato dal personale addetto alla pulizia. La segnalazione dell’evento critico è stata immediata, attivando le procedure di emergenza. I primi a rispondere alla chiamata sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Olbia, i quali sono intervenuti prontamente per domare le fiamme. Grazie alla loro professionalità e al coordinamento con il personale sanitario dell’ospedale, i soccorritori hanno potuto agire senza indugi, limitando i danni e garantendo la sicurezza di tutti.
Il buon funzionamento delle porte tagliafuoco ha giocato un ruolo cruciale nel contenere l’incendio. Questi dispositivi hanno contribuito a isolare il focolaio, impedendo che il fuoco si diffondesse ad altri reparti e piani dell’ospedale. Questo ha permesso di evitare situazioni potenzialmente catastrofiche, mantenendo l’integrità della struttura e la sicurezza di pazienti e personale.
Situazione sotto controllo e nessun intossicato
Grazie all’efficace azione dei vigili del fuoco, il rogo è stato circoscritto rapidamente, riducendo al minimo i rischi per la salute di chi si trovava all’interno dell’ospedale. Nonostante il panico iniziale, la calma e la professionalità di tutti i coinvolti hanno contribuito a gestire la situazione in modo efficace. Fortunatamente, non si registrano intossicati o feriti tra pazienti e personale.
Le autorità sanitarie e i responsabili della sicurezza dell’ospedale hanno già avviato un’indagine per accertare le cause precise dell’incendio e stabilire eventuali responsabilità . Gli approfondimenti avverranno nel rispetto delle normative e delle procedure vigenti, al fine di garantire che tali eventi non si ripetano in futuro.
Il Giovanni Paolo II, strutturato per fronteggiare emergenze di questo tipo, ha dimostrato la propria resilienza e l’efficacia in situazioni critiche. Il personale sanitario ha mantenuto un atteggiamento esemplare nel garantire la continuità delle cure e dell’assistenza ai pazienti, nonostante le difficoltà del momento.
Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Sofia Greco