Un principio di incendio ha messo in pericolo la sicurezza di un gruppo di giovani che stavano pernottando al rifugio “Casera Feron” a Cimolais, località montana in provincia di Pordenone. Fortunatamente, questi ragazzi hanno dato prova di grande prontezza, riuscendo a arginare le fiamme prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, che hanno completato le operazioni di spegnimento e bonifica. L’evento ha destato allerta e coinvolto non solo le autorità, ma anche appassionati di montagna.
L’allerta precoce dei giovani
Un risveglio drammatico
Nella mattinata di oggi, attorno alle 4.30, un gruppo di otto ragazzi ha vissuto momenti di grande apprensione quando ha notato il fumo che si sprigionava dall’interno del rifugio. I giovani, che alloggiavano all’interno della struttura, hanno subito dato l’allerta dopo aver osservato una fiammata provenire dalla linda del tetto. Questo elemento architettonico, che protegge l’edificio dalle intemperie, si trovava in prossimità della canna fumaria, luogo in cui si era originato il principio d’incendio.
L’intervento immediato
Resisi conto della gravità della situazione, i ragazzi non hanno perso tempo. Hanno immediatamente iniziato a raccogliere acqua da un ruscello vicino e hanno tentato di domare il fuoco per quanto possibile, mentre uno di loro contattava il numero di emergenza 112 per richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. La collaborazione e la prontezza mostrata dal gruppo hanno giocato un ruolo cruciale nel prevenire lo sviluppo dell’incendio, evitando danni maggiori alla struttura e salvaguardando la loro stessa incolumità.
L’intervento dei vigili del fuoco
Il raggiungimento della casera
La risposta dei soccorsi è stata rapidissima. I vigili del fuoco di Maniago, con il supporto dei mezzi in dotazione, hanno dovuto percorrere una strada forestale per circa 40 minuti a piedi. Un’operazione resa complessa dalla posizione remota del rifugio, ma che ha visto i soccorritori impegnati a portare con sé estintori idrici, motoseghe e una termocamera da utilizzare nel corso delle operazioni di spegnimento. L’impegno degli operatori ha contribuito a garantire la sicurezza di coloro che si trovavano nell’edificio e a limitare i danni.
Operazioni di bonifica e spegnimento
Giunti al rifugio, i vigili del fuoco hanno immediatamente avviato le operazioni di bonifica e spegnimento delle parti interessate. L’incendio, sebbene inizialmente contenuto, ha richiesto un’accurata attività di messa in sicurezza degli ambienti interni e di controllo su eventuali focolai residui. Grazie all’efficace coordinamento tra i membri del team di soccorso, le operazioni sono state portate a termine con successo intorno alle 9 del mattino, garantendo la completa estinzione delle fiamme e prevenendo nuove eventualità di incendio.
Il ruolo degli agenti del corpo forestale
Supporto indispensabile
Oltre all’intervento dei vigili del fuoco, sul luogo dell’incendio si sono presentati anche due agenti del Corpo forestale regionale, pronti a supportare le operazioni di controllo e protezione dell’area. La loro presenza ha ulteriormente garantito una gestione efficace della situazione. Gli agenti hanno monitorato attentamente le condizioni della vegetazione circostante e consigliato i vigili del fuoco sulla gestione del pericolo di un possibile incendio boschivo, data la posizione del rifugio in una zona montana.
Un episodio che fa riflettere
Quest’episodio non solo sottolinea la prontezza dei giovani nel far fronte a situazioni di emergenza, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza delle strutture ricettive in aree montane. Incidenti del genere richiedono costante vigilanza e un’efficace prevenzione, affinché la montagna possa continuare a essere un luogo di rifugio e relax per quanti la visitano.
La tempestività dell’intervento e l’attenzione alla sicurezza hanno contribuito a preservare l’incolumità dei ragazzi e a ridurre i danni al rifugio “Casera Feron”, un’importante risorsa per il turismo in Friuli Venezia Giulia.