Un incendio ha colpito il reparto di Emodinamica del noto ospedale Santo Spirito di Roma nel pomeriggio del 23 novembre. Le fiamme, originate da alcuni cestini di rifiuti, hanno messo in allerta il personale e i pazienti, ma fortunatamente la situazione è stata rapidamente gestita dai soccorritori. Un uomo di 66 anni è stato arrestato con l’accusa di essere il responsabile dell’accaduto. Gli investigatori stanno attualmente indagando sulle cause che hanno spinto l’individuo a commettere un atto così pericoloso.
Il rogo e l’intervento dei soccorritori
Durante il pomeriggio, l’allerta antincendio è scattata quando il fumo ha invaso una stanza del reparto di Emodinamica, situato al terzo piano della struttura. Secondo quanto riportato, l’individuo arrestato avrebbe dato fuoco a cestini stracolmi di carta, causando l’immediata risposta dei vigili del fuoco e dei carabinieri della Compagnia San Pietro e del Nucleo Radiomobile. La prontezza degli operatori ha permesso di circoscrivere rapidamente l’incendio nella cosiddetta zona filtro, impedendo che le fiamme si propagassero ad altre aree dell’ospedale.
Le squadre di emergenza hanno lavorato in sinergia per garantire la sicurezza di pazienti e personale. La direzione dell’ospedale ha confermato che non ci sono stati feriti né danni strutturali significativi per la struttura, evidenziando quindi l’efficacia delle misure di emergenza messe in atto.
Le dichiarazioni dell’Asl Roma 1
In seguito all’incidente, l’Asl Roma 1 ha rilasciato una nota ufficiale per rassicurare la popolazione e i familiari dei pazienti ricoverati. È stato confermato che le fiamme sono state immediatamente circoscritte e non è stato necessario procedere all’evacuazione dei pazienti. Le porte REI, progettate per resistere al fuoco, hanno svolto un ruolo cruciale nel contenere l’incendio, permettendo alle operazioni di emergenza di svolgersi senza intoppi.
Il comunicato dell’Asl ha anche sottolineato il grande senso di responsabilità mostrato da tutti coloro che sono intervenuti, dai vigili del fuoco ai carabinieri, fino al personale sanitario e ai tecnici della Asl. Questo intervento coordinato ha dimostrato la preparazione e l’efficacia delle procedure di emergenza attivate in situazioni critiche.
Il profilo del sospettato e le indagini in corso
Il 66enne arrestato, secondo le prime informazioni, non risulta tra i pazienti dell’ospedale. Le motivazioni dietro il suo gesto rimangono poco chiare e saranno oggetto di approfondite indagini da parte delle autorità competenti. Il suo operato ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli ambienti ospedalieri e alla necessità di monitorare attentamente le situazioni problematiche che potrebbero degenerare in atti di vandalismo o violenza.
Le forze dell’ordine stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di valutare eventuali precedenti del sospettato, mentre l’ospedale ripristina le attrezzature danneggiate e si prepara a garantire la continuità dell’assistenza ai pazienti. Un evento del genere non solo destina a far riflettere su come gestire la sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, ma anche sull’importanza di una pronta risposta alle emergenze.
Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Sofia Greco