Un incendio boschivo è scoppiato a Doberdò del Lago, situato nel Carso isontino, poco dopo le 12. La risposta rapida del Comando provinciale di Gorizia ha portato sul posto diverse unità, tra cui vigili del fuoco, personale del Corpo forestale regionale e volontari della Protezione civile. Le operazioni di spegnimento sono state complesse, ma la situazione è sotto controllo e sono state avviate le fasi di bonifica della zona colpita.
Intervento delle squadre di emergenza
Impegno del Comando provinciale di Gorizia
La mobilitazione sul campo è stata tempestiva. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Gorizia hanno utilizzato una serie di mezzi per fronteggiare l’emergenza. Sono stati impiegati un’autopompa, tre autobotti e tre fuoristrada equipaggiati con moduli antincendio boschivo. In aggiunta, è stato messo in campo un autocarro a trazione integrale, dotato di un ampio serbatoio capace di contenere 3.850 litri d’acqua. Questi mezzi sono stati fondamentali per combattere le fiamme che, a un certo punto, hanno minacciato di espandersi ulteriormente.
Coordinamento e supporto nelle operazioni
Assieme ai vigili del fuoco, ha operato il personale del Corpo forestale regionale, che ha fornito competenze specifiche nella gestione delle emergenze boschive. Inoltre, i volontari della Protezione civile hanno contribuito attivamente, mettendo a disposizione il loro supporto e le loro attrezzature. La situazione è stata ulteriormente ottimizzata dalla presenza di un elicottero, il quale ha effettuato lanci mirati d’acqua per spegnere le fiamme dall’alto, raggiungendo zone altrimenti inaccessibili.
Estensione dell’incendio e fasi di bonifica
Aree colpite e impatto ambientale
L’incendio ha devastato un’area di circa tre ettari, ma grazie all’intervento coordinato delle squadre di emergenza, è stato possibile circoscrivere i danni e salvaguardare ulteriormente il territorio circostante. Fortunatamente, non si segnalano danni a persone o abitazioni vicine, un fattore che ha alleviato le preoccupazioni della comunità locale.
Inizio delle operazioni di bonifica
Le fasi di bonifica sono iniziate non appena si è stabilita una certa sicurezza nell’area. Ciò implica la rimozione dei residui dei materiali bruciati e la valutazione dei potenziali rischi per il futuro, così come il monitoraggio per eventuali focolai residui. Questa attività è essenziale per garantire che non vi siano ulteriori scoppi, particolarmente importanti in vista delle condizioni climatiche che potrebbero favorire l’insorgere di nuovi incendi.
Indagini in corso sulle cause
Accertamenti sulle origini dell’incendio
Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. I carabinieri hanno avviato un’indagine che mira a stabilire se l’evento sia stato accidentale o doloso. Questo passo è cruciale non solo per risalire all’origine di ciò che è successo, ma anche per prevenire situazioni simili in futuro.
Misure di sicurezza e prevenzione
In attesa di ulteriori informazioni, è fondamentale richiamare l’attenzione sulla necessità di misure di sicurezza in aree boschive, soprattutto durante i periodi di caldo e siccità. Una consapevolezza collettiva e azioni preventive possono svolgere un ruolo chiave nel limitare il rischio di incendi boschivi, per preservare gli ecosistemi e garantire la sicurezza delle comunità vicine.