Un incendio di origine dolosa ha colpito nella serata di ieri un pulmino dell’associazione “Borgo Croce”, situata nel comune di Fiumara, in provincia di Reggio Calabria. Questo episodio, secondo quanto riportato, non solo ha distrutto il mezzo di trasporto, ma solleva interrogativi seri sull’integrità e la sicurezza delle iniziative locali destinate alla valorizzazione del territorio. L’associazione, fondata nel 2020, si è battuta per riportare alla vita un borgo sempre più abbandonato a causa dell’emigrazione.
Il contesto di Fiumara e il problema dell’emigrazione
La crisi demografica nel borgo
Fiumara, un piccolo centro del Reggino, sta subendo un forte processo di spopolamento, che ha portato molte famiglie a lasciare il paese in cerca di opportunità altrove. Questo fenomeno ha avuto un forte impatto sulla comunità locale, causando non solo un decremento della popolazione, ma anche un generale senso di abbandono e degrado del patrimonio culturale e infrastrutturale. In questo contesto critico, l’associazione “Borgo Croce” è nata come risposta attiva per cercare di invertire il trend e riqualificare il territorio.
L’iniziativa dell’associazione “Borgo Croce”
Costituita nel 2020 da Maria Grazia Chirico e da un gruppo di giovani residenti, “Borgo Croce” ha adottato un approccio innovativo per rivitalizzare il borgo di Fiumara. Attraverso progetti artistici come murales e la creazione di spazi comuni, l’associazione si propone di attrarre visitatori e artisti, trasformando il luogo in una meta di interesse culturale. L’impegno e la passione dei membri dell’associazione hanno portato a significativi progressi nella valorizzazione del patrimonio locale, spesso trascurato. Tuttavia, l’incendio del pulmino ha messo a dura prova questi sforzi.
L’incendio e le indagini in corso
I dettagli dell’incendio
Il pulmino, utilizzato dall’associazione per attività di trasporto e promozione degli eventi nel borgo, è stato ritrovato completamente distrutto a causa delle fiamme. Gli incendi dolosi rappresentano un serio danno non solo per i beni materiali, ma anche per il morale di chi lavora quotidianamente per il benessere della comunità . Questo atto vandalico ha sollevato molte preoccupazioni tra i residenti e i membri dell’associazione, che ora si sentono maggiormente vulnerabili.
L’intervento delle autoritÃ
Dopo il devastante evento, i responsabili di “Borgo Croce” hanno immediatamente sporto denuncia ai carabinieri, che hanno avviato un’inchiesta per identificare gli autori di questo gesto di violenza. Gli investigatori stanno analizzando la scena del crimine e raccogliendo testimonianze dai residenti per ricostruire i fatti. La comunità attende con apprensione sviluppi sulle indagini, sperando che i responsabili possano essere individuati e portati davanti alla giustizia.
L’importanza della solidarietà locale
Reazione della comunitÃ
Di fronte a questo atto di vandalismo, la reazione da parte della comunità di Fiumara è stata di solidarietà nei confronti dell’associazione “Borgo Croce”. Cittadini e artisti locali si stanno mobilitando per sostenere le iniziative dell’associazione, organizzando eventi e raccolte fondi per ricostruire e potenziare le attività di promozione culturale. La risposta della popolazione mostra come l’impegno per la rinascita del borgo e la creazione di un’identità collettiva siano più forti di una singola azione distruttiva.
Prospettive future per “Borgo Croce”
La resilienza dimostrata dai membri dell’associazione è un chiaro segnale di determinazione e speranza. Nonostante le difficoltà , i giovani di “Borgo Croce” continuano a pianificare nuovi progetti volti a incoraggiare il turismo e a rivalutare il patrimonio locale. La lotta contro l’abbandono del borgo va avanti, dimostrando che l’azione comunitaria e il desiderio di riscatto possono fare la differenza nella vita dei piccoli centri italiani.