Incendio doloso distrugge la villa di un collaboratore di giustizia a Fondi

Incendio doloso distrugge la villa di un collaboratore di giustizia a Fondi

Un incendio doloso distrugge la villa di Johnny Lauretti a Fondi, ex membro di un’associazione criminale, in un possibile atto di ritorsione per la sua collaborazione con la giustizia.
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Incendio doloso distrugge la villa di un collaboratore di giustizia a Fondi - Gaeta.it

Un incendio devastante nella notte tra lunedì e martedì ha messo a segno un episodio allarmante a Fondi, in provincia di Latina. La proprietà danneggiata appartiene a Johnny Lauretti, noto nella cronaca locale come “Cavallo pazzo”, un uomo di 44 anni con numerosi precedenti penali. L’accaduto ha scosso l’intera comunità, poiché gli investigatori vedono nella tragedia un chiaro messaggio intimidatorio legato alla sua recente collaborazione con la giustizia.

La sequenza degli eventi

A mezzanotte, le fiamme hanno avvolto la villa di Lauretti situata lungo via della Torre, distruggendo non solo l’abitazione, ma anche due autovetture e un motociclo parcheggiati nel cortile. La natura dell’incendio è subito apparsa sospetta agli inquirenti, che non escludono affatto la possibilità di un atto di ritorsione. Lauretti, dopo aver aderito al programma di protezione dei testimoni, potrebbe essere stato preso di mira per il suo pentimento e la sua decisione di parlare contro i membri dell’associazione criminale di cui faceva parte.

Considerato uno dei leader del sodalizio criminale smantellato dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, Lauretti è stato arrestato a novembre quando è stata emessa una custodia cautelare nei suoi confronti. L’indagine portata avanti dalle autorità ha rivelato una rete di traffico di stupefacenti, estorsioni e usura, aggravata dall’uso di armi e dalle intimidazioni. Ora Lauretti si trova in una località protetta, ma la sua scelta di collaborare con le autorità lo ha reso un bersaglio.

Le indagini in corso

Il caso è attualmente sotto l’analisi dei carabinieri della Tenenza di Fondi, supportati dal nucleo investigativo della Compagnia di Terracina. Gli investigatori hanno iniziato a raccogliere informazioni utili attraverso varie testimonianze e verifiche delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Questo evento inquietante potrebbe far luce su un percorso criminoso più ampio, rivelando le connessioni tra la criminalità organizzata locale e gli atti di violenza che si sono manifestati nell’area.

L’interesse delle autorità si concentra anche sulle possibili minacce ricevute da Lauretti prima dell’incendio. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il quadro completo degli eventi, esaminando ogni dettaglio che possa collegare l’incendio a una vendetta pianificata da parte di ex associati o altri membri della malavita.

Il contenuto di questo episodio sottolinea una volta di più l’importanza della collaborazione tra le autorità e coloro che scelgono di opporsi alla criminalità, affrontando non solo il rischio personale ma anche le ritorsioni che possono derivare da tali scelte. La comunità di Fondi attende ora sviluppi significativi da parte dei carabinieri, mentre l’eco di questa minaccia rimane forte.

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