Un episodio di forte tensione si è verificato oggi all’interno del carcere di Poggioreale, a Napoli, quando un detenuto ha dato fuoco a un materasso, generando panico tra i ristretti e il personale di sicurezza. L’incidente è stato reso noto dal sindacato Sappe, che ha fornito dettagli su quanto accaduto. Questo evento mette in luce le problematiche legate alla gestione dei detenuti e le difficoltà strutturali del carcere.
La dinamica dell’incidente
Il detenuto e la visita programmata
L’incidente è avvenuto durante la giornata di oggi, un venerdì che avrebbe potuto procedere normalmente, ma che si è invece trasformato in un momento di caos. Secondo quanto riportato da Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il coinvolto è un detenuto italiano ristretto in regime 416/bis, che si trovava nel primo piano del Reparto Avellino. Originariamente, il detenuto aveva una visita programmata per la mattina, ma ha rifiutato di parteciparvi. In seguito, cambiando idea, ha espresso il desiderio di andare, solamente per scoprire che la visita era stata già annullata.
Verso le ore 15, il detenuto ha richiesto assistenza medica, affermando di sentirsi male. Mentre il personale cercava di soccorrerlo, un gruppo di detenuti ha iniziato a creare disordini, provocando la cosiddetta “battitura”, un atto di protesta che ha portato a un incendio in una delle celle. Con un’azione che ricorda un tentativo di far sentire la propria voce in un ambiente critico, i detenuti coinvolti hanno dato fuoco a un materasso, innescando una situazione di emergenza che ha costretto le autorità penitenziarie a evacuare le aree coinvolte.
Evacuazione e intervento delle forze dell’ordine
La risposta del personale penitenziario
L’evacuazione ha riguardato i detenuti non solo del primo piano, ma anche di quello superiore, portando a un ammassamento nei corridoi, descritti come “passeggi” dalle fonti ufficiali. Le forze dell’ordine, tra cui i vigili del fuoco, sono intervenute rapidamente per domare l’incendio e mettere in sicurezza le aree colpite. La Guacci ha sottolineato che, nonostante la professionalità e la formazione del personale di Polizia Penitenziaria abbiano evitato il peggio, si è trattato di momenti di grande tensione che avrebbero potuto degenerare in situazioni più gravi.
Al termine dell’incidente, sono stati refertati numerosi detenuti, sebbene per fortuna non siano stati riportati feriti gravi. Tuttavia, la reazione immediata delle forze di sicurezza ha permesso di contenere la situazione, evitando un ulteriore aumento del panico tra i ristretti e il personale coinvolto.
La situazione critica del carcere di Poggioreale
Crescita della popolazione carceraria
Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione riguardo le condizioni all’interno del carcere di Poggioreale. Sulla base delle affermazioni di Tiziana Guacci, il sovraffollamento rappresenta uno dei problemi principali, con il numero totale di detenuti attualmente pari a 2.054, un dato che continua a crescere nonostante l’inattivazione recente di un intero reparto, il reparto Napoli, che ospitava circa 350 individui.
Le condizioni inadeguate e il sovraffollamento accentuano le tensioni e creano un ambiente difficile per il personale di sorveglianza, già messo a dura prova. La Guacci ha denunciato la situazione critica, chiarendo che eventi come quello di oggi non sono isolati, ma piuttosto un sintomo di una crisi più ampia nella gestione delle strutture carcerarie.
In questo contesto, le autorità sono chiamate a prendere iniziative concrete per migliorare le condizioni di vita e lavoro all’interno del carcere di Poggioreale, garantendo la sicurezza di tutti e la gestione efficace delle risorse disponibili.