Un imponente incendio ha colpito la pineta adiacente al Sacrario di Redipuglia, noto monumento legato alla Grande Guerra. Nella giornata di ieri, le fiamme hanno iniziato a propagarsi, spingendo all’azione il Corpo forestale regionale e le squadre della Protezione civile comunale. Le indagini sulle origini del rogo sono attualmente in corso e non si esclude che possa trattarsi di un incidente colposo o persino doloso. Questa situazione ha richiesto un intervento massiccio da parte di varie autorità locali.
Dettagli dell’incendio e operazioni di spegnimento
L’intervento delle autoritÃ
L’incendio verificatosi vicino al Sacrario di Redipuglia ha mobilitato una risposta complessa e articolata. I forestali, assieme ai vigili del fuoco di Gorizia, Monfalcone, Udine e Trieste, hanno lavorato instancabilmente per domare le fiamme. Il supporto dei volontari provenienti da diverse località , come Cormons, Ronchi e Doberdò del Lago, ha ulteriormente aumentato la capacità di intervento.
Al fine di contrastare il fuoco, sono stati utilizzati vari mezzi di spegnimento: autobotti, mezzi leggeri dotati di moduli per l’antincendio boschivo e persino un elicottero della Protezione civile, che ha consentito un rapido accesso a punti strategici dell’incendio.
Le complicazioni dell’intervento
Un aspetto particolarmente critico è stato rappresentato dall’esplosione di un ordigno bellico, risalente al periodo bellico. Questo ha complicato notevolmente le operazioni di spegnimento, richiedendo un attento monitoraggio della zona. In questa situazione, è stato fondamentale che gli operatori intervenissero con estrema cautela, operando esclusivamente da strade sicure, onde evitare situazioni pericolose. Le stazioni forestali di Monfalcone e Duino, coadiuvate dai volontari delle squadre di San Dorligo della Valle e Trieste, hanno preso parte attiva nelle operazioni di contenimento delle fiamme.
Monitoraggio e prevenzione futura
La bonifica dell’area
I forestali continuano a svolgere lavori di bonifica nell’area colpita dall’incendio. Questa fase è cruciale per identificare e spegnere i punti ancora fumanti o caldi, al fine di prevenire la ripresa delle fiamme. I monitoraggi costanti sono stati intensificati, con particolare attenzione rivolta alle condizioni meteorologiche. Le alte temperature, unite a venti forti, aumentano il rischio di incendio e rendono necessarie ulteriori verifiche.
Ulteriori controlli previsti
Le operazioni di controllo e monitoraggio non si fermeranno con la conclusione delle fiamme. È stato programmato un ulteriore sopralluogo che avverrà nei prossimi giorni per garantire che non ci siano riaccensioni, vista la situazione climatica che potrebbe nuovamente favorire il rischio di incendi. Le autorità stanno lavorando congiuntamente per garantire la sicurezza della zona e per approntare misure di prevenzione in futuro, valutando anche la possibilità di implementare campagne informative per sensibilizzare la popolazione riguardo ai comportamenti da adottare in aree a rischio.
Con il passare delle ore, l’attenzione rimane alta e le operazioni di spegnimento e controllo continueranno fino a che la situazione non si stabilizzerà completamente. Il Servizio di Protezione Civile e il Corpo forestale regionale sono pronti ad affrontare le sfide che possono sorgere in tali eventi critici, sempre con l’obiettivo di garantire sicurezza e protezione del patrimonio naturale e culturale della regione.
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Donatella Ercolano