Incendio nel comprensorio di Persano: rimozione delle ecoballe programmata ma bloccata da un rogo

Incendio nel comprensorio di Persano: rimozione delle ecoballe programmata ma bloccata da un rogo

Incendio nel comprensorio di P Incendio nel comprensorio di P
Incendio nel comprensorio di Persano: rimozione delle ecoballe programmata ma bloccata da un rogo - Gaeta.it

Un recente incidente ha suscitato preoccupazione e un acceso dibattito riguardante la gestione dei rifiuti in Campania. Il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, ha dichiarato che l’incendio scoppiato nel comprensorio militare di Persano, avvenuto il giorno precedente all’inizio programmato per la rimozione delle ecoballe, evidenzia possibili manovre dolose nel contesto della gestione dei rifiuti. Con l’aggiudicazione del contratto d’appalto avvenuta recentemente, il tempo sarà cruciale per le indagini che seguiranno.

Il contesto delle ecoballe in Campania

Storia dei rifiuti in Campania

La problematica dei rifiuti in Campania ha le sue radici nella crisi degli anni 2000, quando il sistema di gestione dei rifiuti raggiunse un punto di saturazione. Le ecoballe, un metodo di stoccaggio adottato all’epoca, rappresentano oggi un’eredità difficile da gestire, con una presenza significativa di tonnellate di rifiuti in diverse aree della regione. In particolare, nel comprensorio di Persano si erano accumulate un gran numero di ecoballe, fino a un totale di 90.000 tonnellate, principalmente a causa delle inefficienze gestionali e delle difficoltà politiche.

Rimozione delle ecoballe

Sotto la gestione della Giunta De Luca, quindi, sono stati avviati diversi processi di rimozione delle ecoballe, con un traguardo per ridurre drasticamente il numero di rifiuti stoccati nella regione. A metà luglio 2024, la Regione ha firmato un contratto d’appalto per la rimozione di circa 6.000 tonnellate di rifiuti, un passo significativo verso la risoluzione di una questione annosa. Tuttavia, le operazioni di rimozione, inizialmente programmate dopo il dissequestro, sono state ostacolate dall’incendio che ha colpito l’area.

L’incendio di Persano: cause e conseguenze

Dettagli dell’incendio

L’incendio che ha scosso il comprensorio di Persano non ha coinvolto le storiche ecoballe di cui si parlava, in quanto queste erano già state rimosse. Secondo le affermazioni del vicepresidente Bonavitacola, l’incendio ha interessato un quantitativo di circa 6.000 tonnellate di rifiuti rientrati dalla Tunisia a causa di irregolarità riscontrate. Questi rifiuti erano stati identificati dalle autorità competenti e sottoposti a sequestro; nel frattempo, ogni attività di rimozione era stata bloccata.

Le indagini in corso

Le indagini sono ora in corso da parte delle autorità competenti, sia italiane che tunisine, per accertare il traffico illecito di rifiuti. L’inchiesta pone in evidenza la gravità della situazione e le modalità di gestione di tali materiali pericolosi. È emerso che, prima dell’incendio, le operazioni di classificazione e attribuzione dei codici di identificazione dei rifiuti erano state avviate, ma il blocco dovuto al sequestro ha impedito ulteriori avanzamenti.

Il ruolo della Regione e delle autorità

Gestione e intervento

La Regione Campania, attraverso l’assessore Bonavitacola, ha assicurato di essere pronta a collaborare alle indagini e di aver rispettato tutte le procedure richieste per operare nel settore. La gestione dell’emergenza è stata affidata ai vigili del fuoco che sono intervenuti prontamente per spegnere l’incendio, e all’ARPAC, che si occupa del monitoraggio dell’aria per valutare la qualità ambientale post-incendio.

La comunicazione alla popolazione

La Regione ha anche promesso una comunicazione frequente con la popolazione riguardo ai risultati delle analisi condotte sull’aria, per garantire la massima trasparenza nei confronti dei cittadini. Le preoccupazioni riguardanti l’impatto ambientale di tali incidenti non possono essere sottovalutate e le autorità stanno lavorando per assicurare che la situazione non si aggraviti ulteriormente.

Il futuro della gestione dei rifiuti in Campania, in particolare per le aree colpite da questo incidente, è ora in uno stato di attenzione, dove i prossimi sviluppi saranno cruciali per determinare le responsabilità e la verifica delle pratiche adottate.

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