Un incendio di vaste proporzioni ha colpito la zona montuosa delle Apuane, interessando in modo significativo i crinali del Monte Matanna e creando preoccupazione tra residenti e turisti. L’operazione di spegnimento, avviata anche con l’ausilio di un aereo Canadair della protezione civile, è finalizzata a contenere le fiamme che hanno cominciato a divampare nella notte. Per garantire la sicurezza della popolazione e degli escursionisti presenti in zona, sono state attivate immediate misure di evacuazione.
L’intervento aereo e il supporto terrestre
Canadair in azione
Il Canadair, aereo specializzato nel contenimento degli incendi boschivi, è stato dispiegato per supportare le squadre di terra impegnate nelle operazioni di spegnimento. Questo velivolo è in grado di prelevare acqua direttamente dal mare, in particolare nelle acque davanti alle spiagge della Versilia. Durante l’operazione, il Canadair ha effettuato diversi sganci mirati sulle fiamme, mirando a ridurre la loro intensità e minaccia di propagazione. Le operazioni aeree si sono rivelate fondamentali, avendo la capacità di coprire grandi aree e di intervenire rapidamente in punti difficili da raggiungere per le squadre a terra.
Le squadre di terra
Le squadre di vigili del fuoco, coadiuvate da unità del Soccorso alpino , hanno intrapreso un’ardua missione a piedi per raggiungere il borgo di Corogno. Qui, si erano rifugiati diversi turisti, costretti a una evacuazione precauzionale. A causa della posizione isolata della località , l’accesso era possibile solo tramite sentieri montani. Attraverso il percorso noto come 112 anello del CAI, le squadre hanno affrontato un’ora di camminata per raggiungere i turisti. L’operazione di evacuazione è stata realizzata con grande professionalità e senza incidenti, dimostrando l’efficienza dei soccorritori.
Evacuazione e sicurezza dei residenti
Evacuazione di Corogno
La piccola località di Corogno ha vissuto momenti di preoccupazione, con la decisione di evacuare i suoi abitanti e turisti a causa del pericolo rappresentato dall’incendio avvicinatosi alle abitazioni. Un totale di quattro adulti e tre bambini è stato messo in sicurezza, evitando così qualsiasi possibile rischio legato alla situazione emergenziale. Le autorità hanno sottolineato l’importanza della prudenza, avvisando i residenti e i visitatori delle necessarie misure da adottare.
Escursionisti in pericolo
Sulle Apuane, specialmente sul Monte Prana, molti escursionisti si trovano a trascorrere la notte. La presenza di numerosi turisti rende la situazione particolarmente delicata. Le autorità locali si sono adoperate per monitorare il territorio e garantire che nessuno rimanesse intrappolato dalla furia del rogo. La comunicazione tempestiva da parte dei vigili del fuoco ha permesso di informare gli escursionisti sui rischi e sulle eventuali vie di evacuazione da considerare.
Origine e sviluppo dell’incendio
Inizio del rogo
Le fiamme sono originarie della zona di Foce del Termine, a circa 938 metri di altitudine, e rapidamente si sono propagate verso le aree più alte, mettendo in pericolo diverse località . Questo incendio si aggiunge a una lunga serie di eventi simili che hanno colpito la regione, evidenziando la vulnerabilità del territorio di fronte a focolai di questo tipo, specialmente durante i periodi estivi.
Impatto visivo e monitoraggio
L’incendio ha assunto dimensioni visibili anche da lontano, presentandosi come una striscia di fuoco tra il Monte Matanna e il Colle della Prata. Tale fenomeno ha attratto l’attenzione di chi si trovava in mare, con il rogo ben visibile anche dalle imbarcazioni che navigavano nel Mar Tirreno. Le autorità hanno attivato un monitoraggio continuo della situazione, pronte a intervenire con nuove risorse in caso di necessità .
Il lavoro delle squadre di emergenza, la tempestività delle evacuazioni e l’impiego di mezzi aerei rappresentano un importante passo per affrontare le emergenze in un periodo dell’anno in cui incendi boschivi possono rappresentare una grave minaccia.