Un incendio è divampato ieri sera presso lo stabilimento Adler Evo situato a Solfegna Cantoni, nella provincia di Cassino. Il forte vento che ha imperversato nella zona ha complicato ulteriormente le operazioni di spegnimento, che hanno preso il via intorno alle ore 22. I vigili del fuoco, insieme alle forze dell’ordine, sono impegnati nel contenere un focolaio attivo, mentre le altre fiamme sono state domate e il pericolo sembra essere sotto controllo.
Le cause del rogo e i primi accertamenti
Le prime indagini condotte dalla Polizia di Stato, guidata dal vice questore Flavio Genovesi, insieme ai Vigili del Fuoco di Cassino e Frosinone, hanno evidenziato che l’incendio ha avuto origine nell’area adibita alla raccolta di oli e solventi di scarto. Gli incendiatori sono stati percepiti dai residenti vicini, che hanno avvertito diverse esplosioni nel corso delle fiamme. Questi eventi allarmanti hanno portato a un immediato intervento delle forze dell’ordine e dei pompieri.
Adler Evo, attiva nel settore della componentistica in plastica e fornitore di Stellantis Cassino Plant, è attualmente in una fase di cassa integrazione. Questa situazione lavorativa ha spinto il vigilante di turno a effettuare un giro di ispezione, nel quale è scattato l’allarme. Il tempestivo intervento del personale di sicurezza ha potuto così evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
L’intervento dei vigili del fuoco e le difficoltà operative
Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, hanno trovato una situazione complessa a causa delle forti raffiche di vento che hanno contribuito a propagare le fiamme. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate non solo dalle condizioni meteorologiche, ma anche dalla presenza di materiali infiammabili stoccati negli spazi colpiti. I pompieri hanno lavorato a lungo per cercare di domare l’incendio e limitare i danni a strutture e attrezzature dell’azienda.
Grazie all’intervento dei vigili, gran parte delle fiamme è stata contenuta, e gli sforzi si concentrano ora sull’ulteriore controllo dei focolai rimanenti. Sebbene gli altri incendi siano stati spenti, il focolaio attivo è monitorato costantemente per prevenire la possibilità di riprese. La collaborazione tra i vigili del fuoco e la polizia è fondamentale, poiché entrambi i gruppi cercano di raccogliere informazioni per determinare le cause esatte dell’incidente.
Indagini in corso e considerazioni future
Sebbene le operazioni di spegnimento siano in una fase avanzata, i funzionari continuano a dedicarsi a un’analisi approfondita delle cause che hanno portato al rogo. La Polizia di Stato, insieme ai pompieri, sta valutando se si possa trattare di un incendio doloso. Quest’ipotesi richiede un’analisi minuziosa delle prove e delle testimonianze raccolte da chi si trovava nelle vicinanze durante l’incidente.
Per il futuro, è probabile che i funzionari dell’azienda e le autorità locali valutino in modo critico le procedure di sicurezza in atto nello stabilimento. La tragedia potrebbe fungere da catalizzatore per migliorare le normative e le pratiche di sicurezza, specialmente in contesti industriali che gestiscono materiali pericolosi. La collaborazione fra le autorità competenti e le aziende sarà cruciale per garantire la sicurezza nella zona industriale di Cassino e prevenire simili incidenti in futuro.
Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Armando Proietti