Inchiesta ‘Praesidium’: chiuse le indagini su maltrattamenti alla rsa ‘Le Palme’ di Arma di Taggia

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Inchiesta 'Praesidium': chiuse le indagini su maltrattamenti alla rsa 'Le Palme' di Arma di Taggia - Gaeta.it

L'inchiesta 'Praesidium' ha messo in luce un inquietante quadro di violenze all’interno della rsa 'Le Palme' ad Arma di Taggia, in Provincia di Imperia. Chiuse le indagini dalla Procura, emergono dettagli agghiaccianti su abusi di cui sono accusati alcuni operatori socio-sanitari. Cinque mesi di indagine, avviata su segnalazione di famiglie dei pazienti, hanno svelato un sistema di maltrattamenti, abbandono e denutrizione che ha coinvolto oltre trenta persone.

Gli abusi nella rsa 'Le Palme': la genesi dell’inchiesta

Seicento euro al mese per cibo insufficiente

La Procura di Imperia ha concluso le indagini preliminari nell'ambito dell'inchiesta 'Praesidium', condotta dalla Guardia di Finanza. Questo procedimento è scaturito da segnalazioni preoccupanti di familiari degli anziani ospiti della rsa 'Le Palme'. Arrestate dieci persone, tutte operatori socio-sanitari, sono accusate di maltrattamenti, abbandono e altri reati. Gli accertamenti hanno rivelato una realtà drammatica: per ogni degente era previsto un budget di 1,50 euro al giorno per il cibo, cifra che comprendeva tre pasti e una merenda.

Questo importo, evidentemente insufficiente, ha portato a una sistematica denutrizione degli anziani. Il budget giornaliero, infatti, si è rivelato inadeguato a garantire una alimentazione sana e sufficiente. Gli inquirenti hanno sottolineato come tale insufficienza abbia influito negativamente sulla disponibilità e sulla qualità dei cibi serviti. La condizione dei pazienti, pertanto, non si limitava alla mancanza di cibo, ma si estendeva a una vera e propria serie di vessazioni fisiche e psicologiche.

Le violenze emerse dalle indagini

L’inchiesta ha messo in evidenza pratiche inaccettabili, come l'assenza di registrazione nel diario informatico riguardo alla mancata somministrazione dei pasti ai degenti. Dalle intercettazioni, gli investigatori hanno ricostruito angoscianti episodi di violenza e di umiliazione. Alcuni operatori socio-sanitari, in atti di profondo disprezzo verso i pazienti, si sono rivelati protagonisti di violenze fisiche e verbali. Le vittime, inermi e vulnerabili, sono state oggetto di insulti e minacce quotidiane.

Questa situazione di abuso continuava a perpetuarsi in un clima di impunità, nel quale i diritti fondamentali di dignità e rispetto venivano costantemente violati. Gli inquirenti hanno ritrovato prove tangibili di calci, spintoni e altri atti di aggressione passati sotto silenzio.

La reazione delle autorità e il futuro della rsa

La risposta della Procura non si è fatta attendere. Con un’operazione a tappeto, le autorità competenti hanno avviato controlli più serrati su strutture simili, con l'intento di prevenire ulteriori abusi e garantire la sicurezza degli anziani. Questo caso rappresenta un campanello d'allarme per l'intero settore, costringendo le istituzioni a riflettere sulla qualità dell'assistenza offerta nelle rsa.

Nel frattempo, mentre le indagini continuano e la delicatezza della situazione impone un passaggio di responsabilità, l'auspicio è che eventi come quelli emersi nel caso 'Praesidium' non si ripetano più. La salvaguardia dei diritti degli anziani in strutture residenziali è una questione che richiede attenzione e interventi tempestivi.

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