Inchiesta su agenti penitenziari ad Avellino: disciplinari in corso per otto membri del personale

Inchiesta su agenti penitenziari ad Avellino: disciplinari in corso per otto membri del personale

Il carcere di Avellino è al centro di provvedimenti disciplinari per otto agenti, accusati di scarsa vigilanza e gestione inadeguata della sicurezza, in un contesto di sovraffollamento e carenze strutturali.
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Inchiesta su agenti penitenziari ad Avellino: disciplinari in corso per otto membri del personale - Gaeta.it

Il carcere di Avellino è finito nuovamente sotto i riflettori, questa volta a causa di una serie di provvedimenti disciplinari che coinvolgono otto agenti penitenziari. Questi episodi sono correlati a problematiche all’interno della struttura, ampliate da evasioni e conflitti tra detenuti che hanno sollevato preoccupazioni a livello nazionale. La situazione, già delicata, è ulteriormente complicata dagli accertamenti avviati dalla direzione del personale penitenziario.

Le contestazioni e le accuse

Le contestazioni riguardano una varietà di episodi che hanno interessato la casa circondariale di Avellino nell’ultimo anno. In base ai resoconti, il sindacato Osapp ha segnalato che almeno venti agenti sono attualmente sotto scrutinio. Le accuse spaziano da scarsa vigilanza a comportamenti scorretti nei confronti dei detenuti, fino all’inefficacia nella gestione della sicurezza all’interno della struttura. Questo clima di tensione è stato accentuato da eventi critici, come tentativi di evasione e scontri tra gli stessi detenuti, che hanno aumentato l’attenzione su come viene gestito il carcere.

Alcuni agenti sono accusati di non essere stati in grado di prevenire o intervenire adeguatamente negli scontri che hanno coinvolto i detenuti, e le gravose responsabilità assegnate a ciascun agente di sorveglianza, che si trovano a dover controllare centinaia di detenuti, sono una delle argomentazioni portate a loro favore. Diverse fonti indicano che l’overcrowding e la carenza di personale sono fattori che aggravano ulteriormente la situazione.

Procedimenti disciplinari e la posizione della direzione

I procedimenti disciplinari sono stati avviati dal direttore generale del personale penitenziario, Massimo Parisi. Notizie recenti hanno rivelato che anche la direttrice del carcere, Rita Romano, è coinvolta in questa indagine, sebbene sia stata prosciolta dalla Commissione di disciplina a dicembre del 2022. È evidente che la situazione richiede un’analisi approfondita non solo sull’operato degli agenti, ma anche su come viene gestito l’istituto, che sembra soffrire di carenze strutturali e di personale.

Le conseguenze di questi procedimenti potrebbero portare a sanzioni gravi, con possibili licenziamenti o sospensioni temporanee per gli agenti coinvolti, aggravando ulteriormente la già critica condizione della sicurezza all’interno del carcere di Avellino. Il sindacato Osapp ha dichiarato che le responsabilità non possono essere attribuite unicamente agli agenti, sottolineando che le difficili condizioni di lavoro insinuano una pressione insostenibile su chi è in servizio.

La posizione del sindacato e le critiche alla gestione

Le parole dei rappresentanti del sindacato Osapp non lasciano spazio a dubbi su come venga percepita la situazione all’interno della casa circondariale. I vertici del sindacato hanno denunciato il tentativo di trovare capri espiatori per un sistema che evidentemente presenta più di una criticità. Ad oggi, si evidenzia la necessità di una reforma della gestione e dell’organizzazione del lavoro, affinché i beni siano allocati in modo più efficiente e gli agenti possano operare in un ambiente che non metta a rischio né loro né i detenuti.

Questo episodio non è isolato. La situazione nel carcere di Avellino riflette problematiche più ampie riguardanti il sistema penitenziario nazionale, dove spesso la scarsità di risorse e il sovraffollamento delle strutture trasformano l’operato degli agenti in un’impresa complessa e pericolosa. Un appello a riflessioni profonde e interventi necessari si fa sempre più urgente per cercare di migliorare le condizioni di tutte le persone coinvolte nel sistema carcerario.

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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