Incidente alla funivia del Faito: quattro morti e un ferito grave durante la corsa sospesa nel vuoto

Incidente alla funivia del Faito: quattro morti e un ferito grave durante la corsa sospesa nel vuoto

Tragedia alla funivia del Monte Faito: quattro morti e un ferito dopo il blocco improvviso della cabina. Indagini in corso sulla sicurezza degli impianti riaperti da poco, mentre la comunità è sotto shock.
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Un grave incidente alla funivia del Monte Faito, Napoli, ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di un uomo, riaccendendo i dubbi sulla sicurezza degli impianti di risalita recentemente riaperti. - Gaeta.it

Nel pomeriggio al Monte Faito, Napoli, si è verificato un grave incidente alla funivia che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di un uomo. La cabina si è bloccata a mezz’aria dopo uno strano balzo improvviso, lasciando all’incredulità passeggeri e soccorritori. Il fatto ha scosso la comunità locale e ha riportato all’attenzione il tema della sicurezza degli impianti di risalita recentemente riaperti.

i momenti di terrore nella cabina sospesa

Chi si trovava dentro la cabina della funivia ha vissuto attimi di panico intensissimo. Elisa e Karl, due studenti Erasmus a Napoli per motivi di studio, descrivono un balzo improvviso seguito da una sospensione nel vuoto, quasi come sulle montagne russe. La paura ha invaso tutti, ma gli operatori hanno cercato di calmare le persone. Accanto a loro, altre tre ragazze e ragazzi di Francia e Germania, anche loro Erasmus, condividevano la stessa angoscia.

Accanto a questi giovani, una famiglia tedesca con tre bambini piccoli era visibilmente scossa, con i figli in lacrime e stretti nei braccioli degli adulti. Quel momento di attesa è sembrato interminabile, ma sotto la cabina sono arrivati i vigili del fuoco per avviare le operazioni di salvataggio. Grazie alla prontezza degli uomini impegnati nelle procedure, il recupero si è concluso in meno di un’ora. Il racconto di un vigile presente offre un’immagine intensa: i bambini piangevano, ma riuscivano a dire ‘grazie’ ai soccorritori, segno della paura e tensione vissute nell’incidente. Mentre si attendeva il recupero, decine di persone si erano radunate attorno al luogo, in silenzio e preoccupate per quello che stava succedendo.

la scelta provvidenziale dell’influencer katia zaia

Tra la folla raccolta vicino alla funivia c’era anche Katia Zaia, influencer e artista di origini siciliane, che vive a Roma. Il destino ha voluto che non fosse salita sulla cabina quel giorno. Aveva infatti programmato di andare sul monte per girare un video legato ai suoi sketch, ma una decisione presa all’ultimo minuto le ha salvato la vita. Katia ha spiegato che ha rinunciato alla salita quando ha visto la nebbia densa e il meteo incerto.

“Ero terrorizzata, la nebbia era fitta e ho detto al mio amico ‘facciamo un altro giorno’”, ha raccontato a chi le chiedeva cosa fosse successo. Quella scelta di prudenza ha impedito che facesse la stessa sorte degli altri, un vero e proprio miracolo per lei. Chi conosce Katia ha seguito la sua testimonianza, commossa e ancora scossa, che ha aggiunto un volto umano a una tragedia di larga scala.

il bilancio tragico e le responsabilità sull’impianto

Il bilancio della tragedia è pesante: quattro persone sono morte, tra cui il macchinista della funivia. Oltre a lui, le vittime includevano turisti, con almeno una persona di origine israeliana. L’unico sopravvissuto tra i passeggeri della cabina precipitata è un uomo di 30 anni, anch’egli israeliano, ricoverato in condizioni gravi per diverse fratture agli arti inferiori. Gli operatori sanitari e i soccorritori hanno riferito scene difficili da raccontare, con corpi gravemente feriti e distrutti dall’impatto.

La funivia era stata riaperta al pubblico appena una settimana prima dell’incidente, dopo la pausa invernale. Questo dettaglio ha fatto sorgere molti dubbi e domande tra gli esperti e la popolazione. Massimiliano Salvati, uno dei primi soccorritori sul posto, ha dichiarato che l’impianto dava qualche segnale anomalo, con sbalzi durante il movimento, senza segni chiari di cedimento. Per lui, questa tragedia non era annunciata ma avrebbe potuto essere evitata con più attenzione.

L’amministratore delegato di Eav, Umberto De Gregorio, ha assicurato che il rilancio della funivia era stato effettuato rispettando tutte le norme di sicurezza previste per legge. Nonostante queste affermazioni, resta comunque un senso di incredulità e il bisogno di chiarimenti approfonditi sulle cause e sulle eventuali negligenze nella gestione e nella manutenzione dell’impianto. Il procedimento di accertamento è in corso, mentre la comunità aspetta risposte su quanto accaduto.

la reazione della comunità e la paura diffusa

Dopo la notizia dell’incidente, la zona attorno alla funivia si è riempita di gente, tra cittadini, turisti e giornalisti. La tensione era palpabile, con molte persone che si sono fermate in silenzio, provando a capire cosa era successo e sperando in un epilogo migliore. Questo episodio ha messo in luce il ruolo delle infrastrutture per il turismo e la mobilità nella zona del Monte Faito, molto frequentata soprattutto nei mesi più caldi.

Molti abitanti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza degli impianti, soprattutto dopo la riapertura recente. I soccorritori hanno ricevuto ringraziamenti per il loro intervento veloce, ma rimane un peso difficile da superare per la comunità. Il trauma ha raggiunto famiglie provenienti da diverse nazioni, a dimostrazione che il sito è frequentato da visitatori internazionali, aumentandone la risonanza mediatica.

Nel frattempo, le autorità locali hanno avviato indagini approfondite per stabilire le cause precise dell’incidente, insieme ad eventuali responsabilità tecniche e gestionali. I controlli sugli impianti di risalita in Campania saranno oggetto di grande attenzione nelle prossime settimane, per evitare che simili tragedie possano ripetersi. L’episodio lascia un segno che si farà sentire a lungo sul territorio e nella memoria di chi era presente.

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