incidente fatale sulla funivia: cavo spezzato e freno d’emergenza non funzionante

incidente fatale sulla funivia: cavo spezzato e freno d’emergenza non funzionante

Tragedia sulla funivia vicino Napoli: quattro morti per rottura del cavo traente e mancato intervento del freno d’emergenza; indagini in corso su cause e sicurezza degli impianti.
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Un grave incidente alla funivia vicino a Napoli ha causato la morte di quattro persone a causa della rottura del cavo traente e del mancato intervento del freno d’emergenza; sono in corso indagini tecniche per accertare le responsabilità. - Gaeta.it

Un grave incidente sulla funivia vicino a Napoli ha causato la morte di quattro persone, tra cui turisti stranieri e l’operatore della cabina. La cabina è precipitata quasi al termine del percorso, rialzando numerosi interrogativi sulle cause del cedimento tecnico.

la dinamica dell’incidente e il malfunzionamento del sistema di sicurezza

Secondo le ricostruzioni delle autorità, il cavo traente si è spezzato mentre la cabina si avvicinava alla stazione di monte. Il cavo traente è quello che sostiene e traina la cabina, e la sua rottura ha provocato la caduta repentina. Il freno d’emergenza, progettato per intervenire in casi di guasti gravi come questo, non ha fatto il suo dovere. Di conseguenza, la cabina è precipitata, causando un incidente drammatico.

indagini tecniche in corso

Le indagini tecniche sono ancora in corso per stabilire perché il freno non si sia attivato. In casi simili, il dispositivo dovrebbe bloccare immediatamente la cabina per evitare cadute pericolose. Questa mancanza ha reso inevitabile la tragedia. La funivia era impegnata in un normale servizio passeggeri quando si è verificato il cedimento meccanico. Le condizioni di manutenzione e controllo sono ora al centro dell’attenzione.

le vittime e la situazione dei sopravvissuti

Nell’incidente sono morte quattro persone, tra cui due turisti britannici: Graeme Winn, 65 anni, e sua moglie Elaine Winn, 58 anni. Un’altra vittima è una turista israeliana, Janan Suliman, 25 anni. Inoltre, ha perso la vita Carmine Parlato, l’operatore della funivia presente a bordo della cabina.

sopravvivenza tra la tragedia

Il fratello della giovane israeliana, Thabet Suliman, 23 anni, è l’unico sopravvissuto. È stato trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli. Attualmente si trova in condizioni critiche ma stabili, sottoposto a cure intensive. La sua sopravvivenza offre uno spiraglio in una tragedia che ha scosso familiari e comunità.

la risposta delle autorità e supporto ai familiari delle vittime

I parenti delle vittime sono arrivati in Italia per il riconoscimento delle salme e per avviare le procedure legali dopo la tragedia. Le autorità locali si sono attivate con indagini immediate e hanno predisposto tutte le misure per gestire la situazione.

indagini e interventi di sicurezza

La magistratura ha aperto un fascicolo per accertare le responsabilità tecniche e gestionali. Anche gli enti di sicurezza hanno avviato controlli stringenti su altre linee simili, per capire se ci sono rischi analoghi.

Le istituzioni hanno messo in campo anche servizi di supporto psicologico per le famiglie colpite. In parallelo, sono previsti aggiornamenti ufficiali sulle indagini al fine di fare chiarezza sulle cause. L’incidente ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza degli impianti in Italia e in particolare su come vengono garantite le misure di emergenza.

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