La tragedia avvenuta il 10 luglio tra Loano e Borghetto continua a suscitare interrogativi, dopo che un uomo di 40 anni di origine irachena è morto nel tentativo di aggrapparsi a un treno in movimento.
CHIARIMENTI SULLA DINAMICA DELL’INCIDENTE
Inizialmente si era ipotizzato il fenomeno del “train surfing”, ma le indagini e le videocamere di sorveglianza hanno svelato una verità diversa dietro questa drammatica vicenda.
IL DRAMMATICO MOMENTO A BORDO DEL TRENO
Secondo le ricostruzioni investigative, l’uomo viaggiava sul treno insieme alla moglie, provenienti dalla Turchia e diretti in Francia. A Loano, mentre il treno faceva sosta, l’uomo scese per acquistare acqua ma, per un tragico errore di calcolo, non riuscì più a risalire a bordo prima della partenza.
LE IMMAGINI REGISTRATE DALLE TELECAMERE DI SICUREZZA
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’agonizzante tentativo dell’uomo di aggrapparsi al treno in movimento, un gesto che si è concluso in modo tragico al passaggio a livello di Borghetto.
MOBILITAZIONE DEGLI OPERATORI DI SOCCORSO
Le forze dell’ordine e i soccorritori giunsero rapidamente sul luogo dell’incidente, tra cui la polizia locale, i carabinieri, la Polfer e i volontari del 118, ma purtroppo non riuscirono a salvare la vita dell’uomo.
ESCLUSIONE DELLA TEORIA DEL ‘TRAIN SURFING’
Nonostante le prime ipotesi, gli inquirenti escludono il coinvolgimento del fenomeno del “train surfing”, smentendo la presenza di elementi legati a folli sfide sociali nella tragica vicenda. Sebbene diffuso, il ‘train surfing’ è stato scartato come causa dell’incidente.