Un drammatico incidente ha scosso Trasaghis la scorsa notte, quando un forrista polacco è rimasto infortunato mentre si preparava a effettuare un tuffo. La situazione ha richiesto un intervento tempestivo delle squadre di soccorso, che hanno dovuto affrontare diversi ostacoli per trarre in salvo il ferito. Questo episodio mette in evidenza i pericoli legati ad attività all’aperto in ambienti difficili come le forre.
L’incidente: dinamica dei fatti
Un tuffo che si trasforma in tragedia
Nella tarda serata di ieri, un gruppetto di forristi polacchi si trovava a Trasaghis, una delle località più belle per la pratica dell’arrampicata e del tuffo in forra. Durante un momento di svago, uno di loro ha tentato un tuffo in acqua, ma le condizioni sono rapidamente degenerate. Il forrista è scivolato, colpendo il fondo roccioso con violenza. Le prime ricostruzioni indicano che l’uomo si sarebbe procurato una probabile frattura al femore, una lesione grave che ha immediatamente reso necessaria l’assistenza medica.
Due compagni di avventura hanno accorso in suo aiuto, riuscendo a recuperarlo dall’acqua e portandolo in una nicchia adiacente, in attesa dei soccorsi. Le condizioni dell’infortunato erano critiche, ma i compagni hanno agito prontamente per garantire la sua sicurezza fino all’arrivo dei professionisti del soccorso.
L’intervento dei soccorsi
La risposta della squadra di soccorso alpino
Il tempestivo intervento della squadra di soccorso alpino e speleologico del Fvg ha segnato una svolta nella situazione. I soccorritori sono stati verricellati tre lunghezze più in alto rispetto al luogo dell’incidente e da lì sono iniziati a calarsi nella forra. Con l’ausilio di una barella, hanno rapidamente raggiunto il ferito per prestare le prime cure.
Un forrista tra i soccorritori, che possedeva competenze sanitarie avanzate, ha immediatamente stabilizzato la situazione. La complicata manovra di estrazione è iniziata in un contesto caratterizzato da stretti androni, dove le operazioni di salvataggio non erano semplici. I soccorritori hanno dovuto calare il ferito imbarellato per circa dieci metri di dislivello, affrontando una serie di vani e rocce.
Il salvataggio e il trasferimento in ospedale
L’estrazione finale
Dopo numerosi sforzi, i soccorritori sono riusciti ad agganciare il ferito al verricello per estrarlo dalla forra. Quello che inizialmente sembrava essere un intervento semplice si è trasformato in un’operazione altamente strategica, in cui ogni movimento doveva essere calibrato per garantire la sicurezza del ferito e dei soccorritori.
Una volta estratto dalla forra, l’infortunato è stato affidato al servizio di elisoccorso regionale, che ha garantito un trasferimento rapido verso un ospedale attrezzato per le cure necessarie. La situazione dei due forristi polacchi rimasti sul posto è stata monitorata nel corso dell’operazione, e poco dopo le 23, anche loro hanno potuto uscire in sicurezza dalla forra del torrente Leale.
L’incidente di Trasaghis sottolinea l’importanza della sicurezza nella pratica degli sport all’aria aperta, in particolare in ambienti come quelli delle forre e delle montagne. La professionalità e l’efficienza delle squadre di soccorso rimangono fondamentali per garantire la salute e la sicurezza degli appassionati di queste attività avventurose.