Un tragico incidente si è verificato al porto di Genova, dove un operaio è morto schiacciato da un’elica di una nave. L’episodio, avvenuto il 5 febbraio, ha interrotto le attività portuali e sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza sul lavoro. L’accaduto ha suscitato una forte reazione da parte dei sindacati, che hanno chiesto un intervento deciso per garantire la protezione dei lavoratori.
La dinamica dell’incidente
In una giornata di normale lavoro al Molo Giano, un operaio di 36 anni originario di Marina di Massa si trovava impegnato nella manutenzione di uno yacht quando si è verificato il tragico incidente. L’elica, che pareva essere ben fissata, si è improvvisamente staccata da un ponteggio, colpendo l’operaio con forza. Nonostante la presenza di un secondo collega nelle immediate vicinanze, il lavoratore non ha potuto evitare l’impatto mortale.
Immediatamente dopo l’incidente, i colleghi hanno allertato i soccorsi. La situazione appariva critica, e sul posto sono intervenuti un’ambulanza e un’auto medica. Purtroppo, i tentativi del personale sanitario di salvare la vita all’uomo sono stati vani, visto che le ferite subite erano talmente gravi da aver compromesso le sue funzioni vitali.
Il collega che si trovava accanto alla vittima ha rimediato solo una spaventosa esperienza e, dopo aver assistito all’incidente, è stato trasportato in ospedale in stato di shock. La sua fuga miracolosa da un destino simile a quello dell’operaio deceduto non può che sottolineare la brutalità della situazione.
La reazione dei sindacati
L’incidente ha sollevato un’ondata di indignazione tra le sigle sindacali, che non hanno tardato ad esprimere il loro disappunto riguardo alle condizioni di lavoro nel porto. Fim, Fiom e Uilm hanno indetto uno sciopero per i giorni 5 e 6 febbraio, richiedendo maggiore sicurezza per tutti i lavoratori. Un comunicato ufficiale ha rimarcato la necessità di esaminare attentamente la dinamica dell’incidente e ha espresso le condoglianze ai familiari e ai colleghi dell’operaio scomparso.
La Uil Liguria, in particolare, ha ribadito l’urgenza di un intervento incisivo per fermare le morti sul lavoro. In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza nei cantieri navali, la sigla ha enfatizzato che non è più tempo di aspettare. Questo tragico evento ha riacceso un dibattito critico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’importanza di rafforzare le norme esistenti.
La vita di un lavoratore non dovrebbe mai essere messa a repentaglio da negligenze nel rispetto delle misure di sicurezza. I sindacati stanno spingendo affinché le istituzioni competenti avviino un’indagine approfondita sull’episodio, per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. La crisi sanitaria causata dall’incidente ha fatto riemergere la necessità di garantire un ambiente lavorativo salubre e sicuro, rinnovando l’impegno per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2025 da Laura Rossi