Un grave incidente è avvenuto nella serata di lunedì nel comune di Ziano di Fiemme, in provincia di Trento. Una donna di 59 anni, mentre si trovava in passeggiata, è caduta in un canyon per circa 50 metri, riportando un probabile trauma a una gamba e mostrando segni di ipotermia. Questo episodio ha reso necessaria l’intervento di soccorso del Trentino Emergenza, con il suo elicottero che l’ha trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’allerta è stata lanciata dai familiari della donna, preoccupati per il suo ritardo nel rientro a casa.
La dinamica dell’incidente
La serata di lunedì è iniziata come una normale passeggiata per la donna di Ziano di Fiemme, ma è rapidamente degenerata in un incubo. Secondo le prime ricostruzioni, la 59enne si trovava in una zona ricca di natura, quando è accidentalmente scivolata, perdendo l’equilibrio e cadendo nel torrente. La caduta si è verificata in un’area impegnativa e impervia, caratterizzata da balzi di roccia e una vegetazione fitta che ha reso la ricerca e il successivo intervento di soccorso ancora più difficili.
Dopo che i familiari hanno lanciato l’allerta al numero unico per le emergenze 112, le operazioni di ricerca sono iniziate immediatamente. I vigili del fuoco della zona hanno attivato le procedure per localizzare la donna e, dopo poco più di un’ora, sono riusciti a ritrovarla. La vittima è stata rinvenuta nei pressi di una cascata, in stato di coscienza, ma gravemente ferita e nella pericolosa condizione di ipotermia. Le temperature serali nella zona possono scendere drasticamente e, unita all’immersione nell’acqua, questa condizione sanitaria è rapidamente diventata critica.
L’intervento del soccorso alpino
Una volta localizzata, è stato richiesto l’intervento della Stazione Val di Fiemme del Soccorso alpino e speleologico, specializzata in situazioni di emergenza in montagna e in ambito alpino. Gli operatori si sono preparati e sono giunti sul luogo dell’incidente nella massima brevità possibile. Conoscendo la regione di Ziano e le difficoltà geo-morfologiche dell’area, il Soccorso alpino ha immediatamente valutato la situazione, pianificando le migliori strategie per il soccorso.
Il tecnico dell’elisoccorso, attrezzato per operazioni in zone impervie, è stato calato con un verricello di circa 80 metri. Questo passo è stato fondamentale per garantire un recupero sicuro della donna. Prima di essere issata, l’infortunata è stata assicurata a una barella dai soccorritori, che, nonostante le difficoltà del terreno, sono riusciti a garantirle un adeguato supporto. L’operazione ha richiesto un’attenzione minuta e un’efficace coordinazione, ricevendo il supporto dell’elicottero di Trentino Emergenza che si è sollevato in volo con la paziente a bordo.
Conclusione dell’intervento e trasporto in ospedale
L’operazione di soccorso, che ha messo in mostra l’efficace lavoro di squadra dei vari enti di soccorso, si è conclusa intorno alle ore 2 della notte. La donna è stata trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti e trattamenti. A causa della caduta e delle condizioni precarie precedenti al recupero, è stata predisposta un’adeguata assistenza medica immediata al suo arrivo in ospedale.
La prontezza dei soccorsi e la rapida mobilitazione hanno consentito di salvaguardare la vita della donna, che sebbene ferita, ha potuto ricevere le cure necessarie. Questo episodio evidenzia quanto sia importante la preparazione e la professionalità dei gruppi di soccorso che operano nelle aree di montagna, dove anche una semplice passeggiata può trasformarsi in una situazione di emergenza.