Incidenti stradali in Italia nel 2023: calo delle vittime ma preoccupanti trend tra i più vulnerabili

Incidenti stradali in Italia nel 2023: calo delle vittime ma preoccupanti trend tra i più vulnerabili

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Incidenti stradali in Italia nel 2023: calo delle vittime ma preoccupanti trend tra i più vulnerabili - Gaeta.it

Nel 2023, l’Italia ha registrato un abbassamento del numero di morti a causa di incidenti stradali, con 3.039 decessi secondo il report congiunto di Aci-Istat. Questo rappresenta una riduzione del 3,8% rispetto all’anno precedente, ma a fronte di un incremento dei feriti e degli incidenti complessivi. La situazione resta complessa, soprattutto per alcune fasce di popolazione che continuano a essere più esposte ai rischi della circolazione. Scopriamo i dettagli di questo fenomeno che coinvolge la sicurezza stradale nel nostro Paese.

Un dato allarmante: il numero dei feriti e degli incidenti cresce

Nonostante la diminuzione delle vittime, il report Aci-Istat segnala un aumento dello 0,5% nel numero di feriti, arrivando a toccare 224.634 persone coinvolte in incidenti vari. Anche il totale degli incidenti stradali è aumentato, con 166.525 sinistri registrati nel 2023, segnando uno 0,4% in più rispetto all’anno precedente. Queste statistiche, pur connotate da un calo delle morti, lasciano intravedere una realtà pericolosa, nella quale le strade italiane continuano a mietere vittime.

Un aspetto preoccupante è rappresentato dal profilo demografico delle vittime. Gli uomini sono colpiti in modo sproporzionato, con il 79,5% delle morti, pari a 2.416 incidenti fatali. Le donne, invece, rappresentano solo il 20,5% del totale, con 623 decessi. Un ulteriore elemento di ansia è l’aumento del numero di vittime over 70, in particolare quelle nella fascia 75-79 anni, che hanno visto un incremento del 23,6%. Anche i bambini tra i 5 e 9 anni non sono esenti, con un aumento delle vittime da 8 a 13.

Analisi del tasso di mortalità stradale in Italia

Il tasso di mortalità stradale ha visto un lieve miglioramento, passando da 53,6 a 51,5 decessi ogni milione di abitanti. Tuttavia, la situazione varia notevolmente da regione a regione, con 13 aree del Paese che presentano un numero di morti per 100.000 abitanti superiore alla media nazionale di 5,2. Nei grandi comuni italiani, il tasso di mortalità è aumentato a 4,6 per 100.000 abitanti, un segnale che abitare in contesti urbani non protegge necessariamente dai pericoli del traffico.

Le strade extraurbane continuano a dimostrarsi le più letali, con un indice di mortalità di 4,1 decessi per 100 incidenti, rispetto ai soli 2,7 sulle autostrade e 1,1 sulle strade urbane. Questo scenario suggerisce un’analisi più approfondita sulle condizioni delle infrastrutture stradali, nonché sulla necessità di ulteriori interventi di sicurezza per mitigare i rischi di incidenti gravi in queste aree.

Cause principali degli incidenti stradali in Italia

Le cause degli incidenti stradali in Italia si collegano principalmente a comportamenti irresponsabili alla guida. Tra i fattori scatenanti più prevalenti, la distrazione si attesta al 15,1% degli incidenti. Seguono il mancato rispetto della precedenza e dei semafori, che incide sul 12,9% degli sinistri, e l’alta velocità, responsabile dell’8,4%. Combinati, questi tre comportamenti generano oltre un terzo dei sinistri, evidenziando la necessità di campagne di sensibilizzazione più incisive.

Un’altra fascia da considerare è quella degli utenti vulnerabili, come ciclisti e conducenti di monopattini elettrici, che affrontano un elevato rischio di morte. Le vittime tra i conducenti di monopattini sono aumentate da 16 a 21, mentre i ciclisti hanno visto passare il loro conteggio da 205 a 212. Anche i pedoni, con 485 vittime nel 2023, continuano a costituire un gruppo ad alto rischio, mentre motociclisti e occupanti di autocarri hanno registrato una diminuzione delle vittime, rispettivamente del 6,0% e del 32,5%.

Le fasce d’età più colpite dagli incidenti stradali

Analizzando le fasce d’età colpite, emergono dati significativi che richiedono attenzione. Tra gli uomini, le fasce di età più coinvolte sono quelle tra 20-29 anni e 45-59 anni. Le donne, invece, mostrano tassi di prevalenza tra gli over 55. Tra i dati allarmanti spiccano i valori nel gruppo 75-79 anni, con un incremento del 23,6%, e nelle fasce 5-9 anni che ha visto un aumento delle vittime. Anche la fascia 45-49 anni presenta un aumento del 1,8%.

Particolare riguarda il profilo degli utenti vulnerabili, che rappresentano quasi la metà delle morti causate da incidenti stradali. Si segnala che per i pedoni, il tasso di mortalità è di 2,6 morti ogni 100 incidenti, quattro volte superiore a quello degli occupanti di autovetture, che è di 0,7. I motociclisti mostrano un indice di mortalità di 1,6, mentre ciclisti e conducenti di monopattini riportano un tasso di 1,1 morti ogni 100 incidenti.

In sintesi, il quadro degli incidenti stradali in Italia nel 2023, pur evidenziando una diminuzione delle vittime, richiede un’analisi approfondita degli aspetti ancora problematici che coinvolgono le fasce più vulnerabili della popolazione e delle abitudini di guida rischiose.

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