Incisione illecita in una domus di Pompei: turista denunciato

Incisione illecita in una domus di Pompei: turista denunciato

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Incisione illecita in una domus di Pompei: turista denunciato - Gaeta.it

Un turista proveniente dal Kazakistan è stato sorpreso stamattina mentre incideva sulle pareti della casa dei Ceii negli scavi di Pompei. Il personale di vigilanza e accoglienza del Parco archeologico ha subito fermato l’uomo, che è stato denunciato per il danneggiamento del patrimonio storico. La presenza sul luogo di restauratori e esperti per le valutazioni tecniche è stata immediata e necessaria.

Intervento rapido e collaborazione efficace: le parole del direttore del Parco

Il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha commentato l’incidente definendolo un atto incivile. Grazie alla recente legge introdotta dal ministro Gennaro Sangiuliano, l’autore del gesto vandalico sarà tenuto a coprire i costi relativi al restauro della parete danneggiata. Zuchtriegel ha elogiato la prontezza d’azione dei collaboratori del Ministero e della società Ales, nonché la collaborazione tempestiva dei carabinieri che hanno gestito la situazione.

Gennaro Sangiuliano condanna l’atto vandalico e promette sanzioni severe

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, non ha risparmiato critiche per l’atto vandalico commesso nella casa dei Ceii a Pompei. Considera l’incisione sull’intonaco chiaro un ulteriore affronto al patrimonio artistico e culturale dell’Italia, dopo simili episodi già verificatisi in altri siti archeologici come Ercolano. Sangiuliano si è impegnato a perseguire l’autore dell’illecito con sanzioni severe, sottolineando che la nuova legge in vigore garantirà il ripristino completo dei danni e l’assunzione delle relative responsabilità. Il ministro ha ringraziato il personale del Mic e di Ales per la pronta reazione e ha elogiato l’operato dei Carabinieri nella cattura del turista responsabile dell’atto vandalico.

Approfondimenti

    1. Kazakistan: Il Kazakistan è un Paese transcontinentale situato in Asia centrale e in parte in Europa orientale. È il nono Paese più grande al mondo per estensione e confina con Russia, Cina, Uzbekistan, e altri Paesi. La sua capitale è Nur-Sultan (ex Astana) e la lingua ufficiale è il kazako. Il turista proveniente dal Kazakistan menzionato nell’articolo ha danneggiato le pareti della casa dei Ceii negli scavi di Pompei.

    2. Pompei: Pompei è un sito archeologico situato nei pressi di Napoli, in Italia. È famoso in tutto il mondo per l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che seppellì la città sotto uno spesso strato di cenere e lapilli, conservandola pressoché intatta per secoli. Le rovine di Pompei costituiscono una finestra senza precedenti sulla vita quotidiana dell’antica Roma e attirano milioni di visitatori ogni anno.

    3. Gabriel Zuchtriegel: Gabriel Zuchtriegel è il direttore del Parco archeologico di Pompei, la figura chiave responsabile della gestione e della conservazione di uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Nel testo, viene elogiato per la sua prontezza d’azione nell’affrontare l’atto vandalico commesso dal turista proveniente dal Kazakistan.

    4. Gennaro Sangiuliano: Gennaro Sangiuliano è il ministro della Cultura menzionato nell’articolo. Si è impegnato a perseguire l’autore dell’atto vandalico a Pompei con sanzioni severe, in linea con la nuova legge che garantisce il ripristino dei danni al patrimonio storico. La sua condanna dell’atto vandalico sottolinea l’importanza della tutela del patrimonio artistico e culturale dell’Italia.

    5. Ercolano: Ercolano è un altro importante sito archeologico situato vicino a Pompei, anch’esso sepolto dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Anche qui sono state ritrovate rovine ben conservate che offrono preziose informazioni sulla vita romana antica. La menzione di Ercolano nell’articolo evidenzia che il problema del vandalismo nei siti archeologici è diffuso in varie aree della regione.

Ultimo aggiornamento il 22 Giugno 2024 da Marco Mintillo

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