In una situazione che sottolinea una mancanza di accesso per le persone con disabilità, la scuola media Fratelli Bandiera di Roma sta affrontando un problema serio. Una bambina in sedia a rotelle è costretta a subire disagi a causa di un montacarichi guasto che rende difficoltoso l’accesso all’aula principale e alla mensa. Le difficoltà persistono nonostante le segnalazioni e il tentativo di trovare una soluzione permanente.
La situazione degli accessi nella scuola
All’interno della scuola, le limitazioni per la bambina sono evidenti. Il montacarichi, che dovrebbe garantire l’accesso all’aula principale, è in pessime condizioni ed è fuori servizio da ben sette mesi. Secondo le informazioni fornite dai genitori, l’unica alternativa proposta è l’uso di un ascensore interno, ma anche questo appare frequentemente inaffidabile. La questione ha sollevato un acceso dibattito tra insegnanti, genitori e la comunità scolastica.
Tentativi di risoluzione
Le insegnanti e le mamme di altri alunni hanno cercato di proporre soluzioni pratiche. Una delle idee avanzate è stata quella di raccogliere fondi per l’acquisto di una nuova pedana che potesse risolvere il problema. Tuttavia, queste iniziative non hanno prodotto i risultati sperati e il problema dell’accessibilità persiste, lasciando la bambina in una situazione di disagio.
Il racconto del padre
Il genitore della piccola incontra quotidianamente le difficoltà legate alla situazione attuale. “Sono sette mesi che non funziona, da settembre,” ha spiegato il padre. “Se non la prendo in braccio e la porto su, la bambina deve utilizzare l’ascensore che, come ho già detto, si rompe spesso. In questo modo, lei rimane da sola.” Questo racconto chiarisce l’incertezza che ogni mattina si presenta nel momento in cui la piccola deve recarsi a scuola, un luogo che dovrebbe essere inclusivo e sicuro per tutti, ma che in questa circostanza non sta mantenendo le promesse.
Un appello alla comunità
La situazione ha scatenato un sentimento di urgenza tra genitori e insegnanti. È chiaro che si tratta non solo di un problema tecnico, ma anche di una questione di inclusione e di diritto all’educazione per tutti gli alunni. La speranza è che le autorità competenti possano intervenire rapidamente per risolvere questa situazione, affinché ogni alunno, indipendentemente dalle proprie esigenze, possa accedere liberamente a tutti i servizi scolastici.
L’istituzione di soluzioni permanenti per l’accessibilità non deve essere ulteriormente rimandata. Il messaggio principale che emerge è chiaro: ogni bambino ha diritto a un ambiente scolastico sicuro e accessibile. La scuola non può permettersi di trascurare queste fondamentali necessità.