Il 5 settembre, al Centro Congressi dell'Unione Industriali di Torino, si è tenuto un evento cruciale intitolato "Big Science Italia - Il sistema industriale italiano protagonista internazionale nella big science". Questo incontro ha rappresentato una prima anticipazione del Big Science Business Forum 2024, che si svolgerà a Trieste dal 1 al 4 ottobre. La manifestazione, che per la prima volta approda in Italia dopo le precedenti edizioni di Copenaghen e Granada, si propone come un importante punto d'incontro per le infrastrutture di ricerca e le imprese, budget per 10 miliardi di euro annui in Europa, per favorire una sinergia tra innovazione tecnologica e investimenti economici.
Il Big Science Business Forum: un evento di rilievo in Europa
Obiettivi e importanza del BSBF
Il Big Science Business Forum è una manifestazione di grande rilevanza per il mercato della ricerca scientifica in Europa, specialmente per il settore industriale. Si concentra sul rafforzamento delle collaborazioni tra le istituzioni scientifiche e l'industria, mirando a creare opportunità per le aziende attraverso la creazione di contratti e consorzi. L'evento ha come obiettivo principale quello di consolidare il mercato della big science, un settore in costante crescita che offre una vasta gamma di opportunità agli attori industriali, dalle piccole e medie imprese alle grandi multinazionali.
In quest'ottica, il forum è un'importante occasione di networking e di visibilità per le aziende coinvolte nella big science, creando un ambiente favorevole all'incontro tra domanda e offerta di servizi e tecnologie legate alla ricerca. Inoltre, il Big Science Business Forum 2024 si propone di elevare il profilo delle competenze italiane in campo scientifico e industriale, mostrando al mondo intero il contributo che il sistema produttivo italiano può fornire a progetti di grande portata.
La tappa di Torino: un'anticipazione significativa
L'evento di Torino ha rappresentato un'importante tappa di avvicinamento al BSBF 2024, con la presenza di alcune delle aziende più influenti del settore. Grazie all'organizzazione di Confindustria, Unione Industriali Torino, Confindustria Piemonte, Confindustria Fvg e Regione Fvg, si è offerta una piattaforma di discussione sulle potenzialità del sistema industriale italiano nell'ambito della big science. Questa iniziativa è stata particolarmente significativa per far emergere le storie di successo delle aziende italiane che hanno saputo inserirsi e prosperare in questo contesto.
Le discussioni si sono incentrate su temi chiave, come l'importanza degli investimenti scientifici, il know-how delle PMI selezionate dai laboratori di ricerca di livello mondiale e le opportunità di collaborazione tra pubblico e privato. Durante l'incontro, è stata sottolineata la centralità delle aziende italiane nel panorama della fusione nucleare e di altri progetti scientifici di rilevanza internazionale.
Partecipazione e interventi significativi
Relatori e aziende presenti all'evento
Le tavole rotonde che si sono svolte durante l'incontro hanno visto la partecipazione di diversi relatori di spicco, compresi i governatori di Piemonte e Friuli Venezia Giulia, Alberto Cirio e Massimiliano Fedriga, quest'ultimo in veste di presidente del BSBF 2024. La loro presenza ha messo in evidenza l'impegno delle istituzioni nel supportare l'industria e la ricerca scientifica nel nostro Paese.
Inoltre, i presidenti delle Confindustrie locali e rappresentanti di importanti aziende come Ansaldo Nucleare, ASG Superconductor, Delta, Fincantieri e Leonardo Velivoli hanno disposto sul tavolo tematiche rilevanti legate alle dinamiche di investimento e sviluppo nel campo della big science. Il dialogo fra grandi realtà industriali e il mondo accademico è considerato fondamentale per promuovere l'innovazione e trasformare le scoperte scientifiche in applicazioni pratiche.
Un altro momento significativo è stato il videomessaggio inviato dal ministro Adolfo Urso, che ha rimarcato l'importanza di eventi come il BSBF per la crescita economica e tecnologica dell'Italia, sottolineando il potenziale che la sinergia tra industria e ricerca può generare per il futuro del Paese.
