Le delegazioni delle tre nazioni europee, impegnate nella coltivazione e produzione di pomodori, si sono recentemente ritrovate a Pachino, in Sicilia. L’evento, organizzato dal Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino, ha rappresentato un momento cruciale per affrontare questioni comuni riguardanti il comparto e le dinamiche di mercato. Durante questa tre giorni di lavori, i rappresentanti italiani, francesi e spagnoli hanno esaminato l’andamento della stagione, le sfide del settore e le future prospettive di crescita.
Un incontro annuale di riferimento
Il convegno di Pachino non è solo un evento di settore, ma è diventato un appuntamento annuale di fondamentale importanza per i produttori di pomodori. Durante la riunione, oltre ai membri del Consorzio, tra cui Massimo Pavan e Sebastiano Fortunato, hanno partecipato anche esponenti del Ministero dell’Agricoltura e delle organizzazioni di categoria, dimostrando un forte impegno nella governance della qualità e della commercializzazione del pomodoro.
Tra le figure presenti c’erano Mauro Quadri del Ministero dell’Agricoltura, Luca Moncada di Confagricoltura e Giuseppe Miccichè di Coldiretti, segno di una rappresentanza significativa del mondo agricolo italiano. Anche le delegazioni estere hanno visto la presenza di autorità di primo piano come Jean-Baptiste Faure e Philippe Merillon per la Francia, accompagnati da rappresentanti dell’Associazione AOP Pomodoro. La Spagna ha partecipato con diversi membri delle ambasciate, nonché rappresentanti del settore agricolo come ASAJA e FEPEX.
Analisi di mercato: andamento e prospettive
Durante il convegno, i rappresentanti hanno analizzato l’andamento della stagione attuale e quelle future. In particolare, si è constatato un leggero calo della produzione complessiva in Italia e Spagna, mentre la Francia ha mantenuto una stabilità . L’analisi ha rivelato che, mentre in Italia il calo della produzione ha portato a un incremento dei prezzi, in Spagna si è registrato un calo medio dei prezzi di circa il 5%, nonostante una contrazione della produzione.
Un punto determinante emerso durante le discussioni è stato l’impatto dei costi di manodopera sulla redditività dell’industria del pomodoro. La Spagna, in particolare, ha visto un significativo aumento del salario minimo negli ultimi anni, che incide sui costi di produzione. Tuttavia, la Francia ha ancora il salario più alto, il che potrebbe influenzare il confronto competitivo tra le nazioni.
Per la stagione estiva dei pomodori, le previsioni sembrano variare notevolmente tra i tre Paesi. In Italia si prevede una diminuzione della produzione, mentre la Spagna potrebbe vedere un incremento grazie alla rotazione colturale verso il pomodoro.
Sfide della concorrenza e normative
Un altro tema caldo è stato quello della concorrenza estera, con il Marocco e la Turchia che emergono come principali concorrenti nei mercati dell’Unione Europea. Nel 2024, le esportazioni marocchine nel settore del pomodoro hanno raggiunto circa 579.792 tonnellate, seguite dalle 194.213 tonnellate provenienti dalla Turchia. Tali cifre mettono in evidenza quanto sia cruciale adottare misure adeguate per tutelare le produzioni locali e garantire condizioni di competitività equa.
In merito alla normativa, i rappresentanti hanno discusso le recenti sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea riguardanti la questione dell’etichettatura dei prodotti provenienti dal Sahara occidentale, un argomento di forte rilevanza per la sicurezza e la trasparenza delle informazioni ai consumatori. È emersa la necessità di una maggiore armonizzazione delle regole a livello europeo riguardanti i prodotti fitosanitari, per garantire che i produttori dell’UE non siano svantaggiati rispetto a quelli dei Paesi terzi.
Fitosanità e etichettatura: le richieste dell’industria
Un altro importante tema affrontato è stata la questione della fitosanità . La delegazione si è espressa sulla necessità di stabilire regole di reciprocità per i prodotti provenienti da Paesi esterni all’Unione Europea, chiedendo una revisione delle politiche attuali in modo che i produttori comunitari siano trattati alle stesse condizioni. È stata presa la decisione di inviare un appello alla Commissione Europea per richiedere un’armonizzazione dei registri dei prodotti fitosanitari in tutta l’UE.
In aggiunta, i partecipanti hanno discusso l’etichettatura, richiedendo modifiche al regolamento comunitario per migliorare la chiarezza delle informazioni sull’origine dei prodotti. L’idea di ampliare le dimensioni delle indicazioni di provenienza e di inserire un logo identificativo per rafforzare la preferenza dei consumatori per i prodotti provenienti dall’Unione Europea è stata accolta positivamente.
Conclusioni pratiche e visite sul campo
L’incontro del Gruppo di Contatto del Pomodoro si è concluso con visite tecniche alle serre e agli stabilimenti di lavorazione. Questi momenti pratici hanno permesso ai delegati di vedere da vicino le tecniche di coltivazione e lavorazione in atto, rafforzando la cooperazione tra i Paesi e aprendo la porta a future collaborazioni nel settore. La filiera del pomodoro, quindi, si conferma un campo fertile per il dialogo internazionale e per la crescita di buone pratiche condivise.