Incontro letterario a Poggioreale: Maurizio De Giovanni con i detenuti

La nuova biblioteca della Casa Circondariale di Poggioreale ospita l’evento “Parole in libertà”, con Maurizio De Giovanni, promuovendo la lettura come strumento di crescita e riflessione per i detenuti.
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Incontro letterario a Poggioreale: Maurizio De Giovanni con i detenuti - Gaeta.it

La nuova biblioteca all’interno della Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli ha ospitato un evento notevole che ha unito letteratura e riflessione. Grazie al progetto “Parole in libertà”, oltre venti detenuti hanno avuto l’opportunità di incontrare lo scrittore Maurizio De Giovanni, un evento che ha dato vita a una conversazione profonda e stimolante incentrata sull’ultimo libro dell’autore, “Pioggia”. La biblioteca, un ambiente ricco di cultura, si presenta con opere d’arte e una vasta selezione di volumi, creando uno spazio ideale per il dialogo e l’apprendimento.

La biblioteca del carcere: un luogo di cultura e libertà

L’entrata della nuova biblioteca della Casa Circondariale di Poggioreale è adornata da un’opera del maestro Lello Esposito, che rappresenta simbolicamente la dignità e il valore del sapere all’interno di un contesto difficile come quello carcerario. Con migliaia di libri sugli scaffali, tra romanzi e saggi di autori sia italiani che stranieri, questo spazio si pone come un faro di cultura di fronte a un quotidiano complesso. L’accesso alla lettura non è solo un modo per passare il tempo, ma diventa un’opportunità per interrogarsi sulla vita, le proprie scelte e l’esistenza stessa, in un ambiente dove spesso prevalgono la solitudine e l’isolamento.

Il progetto “Parole in libertà”, ideato dal garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, mira a promuovere attività culturali e letterarie per i detenuti, incentivando la lettura come mezzo di crescita personale e rinascita. L’incontro con Maurizio De Giovanni rappresenta un passo significativo in questa direzione, mostrando come la letteratura possa fungere da ponte tra diverse realtà e come possa offrire momenti di riflessione e connessione umana.

L’evento con Maurizio De Giovanni: un viaggio tra storie e interrogativi

L’incontro con Maurizio De Giovanni si è rivelato un momento di grande intensità emotiva e intellettuale. L’autore ha presentato il suo ultimo lavoro, “Pioggia”, che fa parte della fortunata serie de I Bastardi di Pizzofalcone. La narrazione di un abile avvocato penalista, ucciso in circostanze misteriose, ha generato interesse e domande tra i detenuti. De Giovanni ha sottolineato l’importanza delle domande piuttosto che delle risposte nei suoi romanzi, stimolando i partecipanti a riflettere su temi complessi e a confrontarsi con le proprie esperienze di vita.

Il dialogo ha toccato numerosi aspetti legati alla scrittura e alla lettura. Un giovane detenuto ha infatti posto interrogativi sul titolo del libro, confessando di averlo letto con grande passione. De Giovanni ha spiegato l’evoluzione del titolo, inizialmente pensato come “Rabbia”, ma successivamente cambiato in “Pioggia”, enfatizzando il potere simbolico della pioggia nel ciclo della vita e come essa possa influenzare le nostre abitudini quotidiane. La pioggia, in questo contesto, diventa un elemento di purificazione e rinnovamento.

Riflessioni sulla lettura e sulla libertà

Chi legge si pone delle domande, è portato a pensare e riflettere, e questa è una forma di libertà”, ha affermato De Giovanni, evidenziando come la lettura possa contribuire a mantenere la lucidità mentale, anche in un contesto carcerario. La lettura non è solo un modo per evadere, ma un mezzo per affrontare le proprie emozioni e per sperare in un futuro migliore. Il vicedirettore del carcere, Stefano Martone, ha aggiunto che la lettura è fondamentale per la purificazione interiore, necessario per affrontare le sfide della vita.

Il ciclo di incontri legati alla lettura, come quello di “La lettura libera”, dimostra che la cultura non ha confini e che anche in luoghi come le carceri è possibile accogliere momenti di crescita e condivisione. Ciambriello ha ricordato che ciò che conta è il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta, un messaggio che risuona profondamente con le esperienze dei detenuti presenti.

Storie di vita e creatività tra i detenuti

Durante l’incontro, Maurizio De Giovanni ha anche condiviso un racconto dalla sua raccolta “L’ultimo passo di tango”, che narra la storia di un giovane di nome Gigi, il quale, dopo aver perso il contatto con la sua passione per il disegno, ritrova la motivazione attraverso una figura femminile significativa, Lucia. La narrazione ha colpito particolarmente i detenuti, suscitando una riflessione sulle opportunità di rinascita che la vita offre, anche in circostanze avverse.

Uno dei detenuti ha confidato il sogno di scrivere un libro autobiografico, un processo che segnala non solo un esame di coscienza ma anche un desiderio di condivisione e ricerca interiore. L’interesse mostrato da alcuni partecipanti nei confronti della scrittura e della lettura rappresenta una luce di speranza, evidenziando come la creatività possa fiorire anche nei momenti di maggiore difficoltà. La figura di “Il poeta”, un detenuto talentuoso che ha già trovato la sua voce attraverso la scrittura, è un esempio di come l’arte possa diventare un mezzo di espressione personale e di liberazione.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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