La ripresa della gestione delle autostrade A24 e A25 da parte di Strada dei Parchi ha portato a un notevole incremento del traffico, registrando un aumento del 4,5% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, questo dato positivo è accompagnato da sfide significative, poiché le arterie attendono da anni interventi di messa in sicurezza antisismica che tardano a partire. Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi S.p.A., ha evidenziato queste problematiche durante il recente Abruzzo Economy Summit a Pescara.
La gestione ritorna a Strada dei Parchi
Dal 1° gennaio 2023, Strada dei Parchi, parte del gruppo industriale Toto, ha ripreso la gestione delle autostrade A24 e A25 dopo un lungo contenzioso legale con il Governo. Questo contenzioso era iniziato a seguito della revoca della concessione a favore di ANAS, una decisione adottata dal Consiglio dei ministri guidato da Mario Draghi nel luglio 2022. Tuttavia, la revoca è stata annullata attraverso una nuova normativa legislativa, permettendo a Strada dei Parchi di tornare a gestire le autostrade.
Negli ultimi anni, la gestione delle infrastrutture ha subito notevoli variazioni a causa di controversie e cambiamenti politici, ma la situazione attuale sperimenta una fase di rinnovata responsabilità per Strada dei Parchi. Quest'ultima è ora chiamata a fronteggiare i problemi preesistenti e a garantire che gli investimenti necessari per la sicurezza delle strade siano realizzati senza ulteriori ritardi.
La decennale attesa per i lavori di messa in sicurezza
Il vicepresidente Fabris ha messo in evidenza la situazione critica delle infrastrutture, sottolineando che le autostrade A24 e A25 attendono oramai da ben dodici anni i lavori di messa in sicurezza antisismica. Queste arterie sono considerate strategiche, soprattutto in seguito agli eventi sismici che hanno colpito l'Abruzzo, in particolare il terremoto dell'Aquila nel 2009.
Nel 2012, la legge di stabilità aveva predisposto un mega progetto per garantire la sicurezza delle due autostrade, progettando investimenti che ammontano a miliardi di euro. Nonostante i piani siano stati predisposti anche grazie all'operato di tre commissari governativi, molti interventi sono in stallo, con lavori limitati a misure tampone e senza una visione a lungo termine per l'infrastruttura.
Fabris ha espresso la necessità urgente di riprendere e implementare il Piano già definito, sottolineando che le risorse disponibili non sono state completamente impegnate. Inoltre, ha evidenziato alcuni interventi prioritari, come il bypass della zona franosa di Roviano, che richiedono attenzione immediata.
L'incremento del traffico e le sue implicazioni
L'aumento registrato nel traffico, in particolare di veicoli commerciali, solleva ulteriori sfide per Strada dei Parchi. L'incremento del 4,5%, datato fino al 30 giugno, indica una maggiore domanda di utilizzo delle autostrade, evidenziando così la necessità di accelerare i lavori di messa in sicurezza. Fabris ha sottolineato che tale crescita pone in essenza un'urgenza di coordinamento tra i diversi interventi in corso, in particolare riguardo la salvaguardia della falda acquifera del Gran Sasso.
I lavori che devono essere eseguiti non solo garantiranno una maggiore sicurezza per gli utenti, ma sono essenziali anche per mantenere una viabilità efficace nei prossimi mesi. Le difficoltà nella realizzazione delle opere potrebbero influire negativamente sul traffico e sulla logistica, creando possibili disagi per gli automobilisti e per il trasporto merci.
Accelerazione dei lavori e progetti futuri
In vista del reintegro della gestione di Strada dei Parchi, si prevede un'accelerazione significativa nelle attività di costruzione e ristrutturazione delle arterie autostradali. Fabris ha comunicato che l'obiettivo è completare la maggior parte dei lavori nella tratta Tornimparte-L'Aquila entro novembre. Questo segmento di strada rappresenta una parte cruciale della rete e i lavori sono stati affidati a Strada dei Parchi dopo un rallentamento significativo durante la gestione precedente di ANAS.
Continua l'impegno da parte del governo e della concessionaria per trovare soluzioni efficaci a lungo termine, per garantire la sicurezza e la funzionalità delle autostrade A24 e A25 in un contesto di crescente domanda di trasporto. Un'attenta supervisione e un monitoraggio costante delle opere rimangono fondamentali per affrontare le sfide future e garantire che gli utenti possano beneficiare di infrastrutture sicure e efficienti.
Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Marco Mintillo
