Durante i primi quattro mesi della campagna di raccolta 2024/2025, le esportazioni di olio d’oliva della Tunisia hanno registrato ricavi pari a 1.691,4 milioni di dinari, equivalenti a circa 512 milioni di euro. Questi risultati, pubblicati dall’Osservatorio Nazionale dell’Agricoltura di Tunisi, mostrano un calo del 26,8% rispetto ai ricavi ottenuti nella precedente campagna. Tuttavia, il volume delle esportazioni ha evidenziato un incremento significativo, portando a una riflessione sulle dinamiche di mercato nel settore oleario tunisino.
Dettagli sulle esportazioni e i prezzi
Nella campagna 2024/2025, le esportazioni tunisine di olio d’oliva sono ammontate a 123,2 mila tonnellate, segnando un notevole aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo della stagione 2023/2024. Questo contrasto tra l’aumento delle esportazioni in volume e la diminuzione dei ricavi evidenzia un calo significativo del prezzo medio dell’olio. Infatti, il prezzo medio dell’olio d’oliva è sceso drasticamente a 13,73 dinari per chilogrammo, pari a 4,03 euro, in netta diminuzione rispetto ai 26,41 dinari per chilogrammo, ovvero 8 euro, registrati a fine febbraio 2024. Questi dati pongono interrogativi sull’andamento del mercato e sulle cause di tale flessione dei prezzi, che potrebbero essere influenzate da vari fattori, come la concorrenza globale e le condizioni di produzione.
Mercati di destinazione dell’olio d’oliva tunisino
Analizzando i mercati di destinazione, la Spagna si conferma come il principale importatore di olio d’oliva tunisino, con una quota del 26,9% delle esportazioni totali a febbraio 2025. Segue l’Italia, che ha ricevuto il 26,3%, e gli Stati Uniti, con un 23,9%. Queste percentuali indicano un forte legame commerciale tra la Tunisia e questi paesi, riflettendo le preferenze dei consumatori e le strategie di distribuzione. È interessante notare come le dinamiche delle esportazioni possano variare a seconda della domanda e dell’offerta globale.
Nello stesso periodo, le esportazioni di olio d’oliva biologico tunisino hanno raggiunto le 24,8 mila tonnellate, il cui valore ammonterebbe a 343,5 milioni di dinari . Il prezzo medio di questo tipo di olio è risultato di 13,85 dinari per chilogrammo, equivalente a 4,19 euro. In termini di volume e valore, l’olio d’oliva biologico rappresenta una quota significativa delle esportazioni totali, contribuendo rispettivamente al 20,1% e al 20,3%.
L’importanza dell’olio d’oliva biologico nel commercio
Nel contesto delle esportazioni bio, l’olio d’oliva confezionato ha mostrato una rappresentanza del 4,2% rispetto alle esportazioni totali di olio d’oliva biologico. Questo dato indica che, sebbene rappresenti una frazione minore, esiste una crescita di interesse per i prodotti confezionati. L’Italia, in particolare, è la principale destinazione per l’olio d’oliva biologico tunisino, con il 65% delle quantità esportate, seguita da Spagna e Stati Uniti, rispettivamente con il 16% e il 10%. Queste cifre suggeriscono che l’olio d’oliva biologico sta diventando una merce sempre più ricercata, sostenuta dalla crescente consapevolezza dei consumatori riguardo ai benefici per la salute e all’impatto ambientale dei prodotti.
L’analisi delle esportazioni di olio d’oliva tunisino fornisce uno sguardo prezioso sulle tendenze del mercato e sull’evoluzione delle preferenze dei consumatori a livello globale. Con la crescente domanda di prodotti biologici, il settore oleario tunisino si trova di fronte a sfide e opportunità che meritano di essere monitorate con attenzione.