Un episodio di grave inciviltà ha sollevato preoccupazione a Trento, dove un uomo di 68 anni è attualmente indagato per atti osceni in luogo pubblico. Il fatto si è verificato in un’area frequentata da bambini, intensificando la necessità di sicurezza nei luoghi di ritrovo per famiglie. Le autorità locali stanno seguendo da vicino il caso, garantendo un impegno continuo nella salvaguardia della comunità.
L’episodio iniziale: un gesto inopportuno al parco
Il 25 luglio, al parco delle Albere di Trento, un momento di svago per una bambina di 9 anni si è trasformato in un’esperienza inquietante. La piccola, che si trovava insieme al fratellino e ad altri bambini, ha notato un uomo che mostrava le proprie parti intime in una zona affollata. Prontamente, la bambina ha avvertito la madre del fatto, la quale ha immediatamente contattato le forze dell’ordine tramite il numero di emergenza.
All’arrivo della polizia, il soggetto incriminato si era già allontanato dalla zona, causando una certa apprensione nei presenti. La segnalazione della donna ha dato il via a indagini più approfondite, necessarie per identificare e fermare il presunto colpevole. L’episodio ha colpito l’opinione pubblica, alimentando il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sull’importanza di una sorveglianza adeguata.
Un secondo avvistamento: il video che ha fatto la differenza
Poche settimane dopo l’increscioso fatto, il 10 agosto, la madre della bambina ha riconosciuto lo stesso uomo al parco delle Albere. Decisa a non lasciarlo scappare nuovamente, ha filmato la scena con il suo smartphone, documentando l’atteggiamento sospetto del soggetto. Questo video è stato successivamente consegnato alle autorità come parte della denuncia presentata presso la questura di Trento.
Grazie a queste informazioni e i successivi monitoraggi effettuati dalla polizia nei pressi del parco, gli agenti della squadra mobile sono stati in grado di individuare l’uomo. Questo secondo avvistamento ha fornito alle forze dell’ordine la prova necessaria per intensificare le indagini e fare chiarezza sulla vicenda.
L’arresto e i precedenti penali dell’indagato
La svolta nelle indagini è avvenuta il 27 agosto, quando il 68enne è stato avvistato nuovamente mentre si muoveva in bicicletta all’interno del parco. Le forze dell’ordine, pronte e vigilanti, hanno immediatamente intervenuto per fermarlo e identificarsi. Durante l’accertamento, è emerso che l’uomo aveva anche un precedente per un fatto analogo, oltre a reati fiscali legati a truffe.
Il soggetto è stato trovato in possesso di un coltello lungo 20 centimetri, il che ha portato a un ulteriore capo d’accusa per possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. Attualmente, l’indagato è sotto accusa non solo per gli atti osceni ma anche per la custodia di un’arma da taglio senza giustificazione, sollevando interrogativi sulla sicurezza pubblica e la necessità di una sorveglianza costante nei luoghi frequentati da minori.
Questo episodio non solo mette in luce il problema della sicurezza nei parchi pubblici, ma evidenzia anche l’importanza della collaborazione tra cittadinanza e forze dell’ordine nel contrasto a simili comportamenti inadeguati. Le indagini proseguono, mentre gli agenti continuano a sorvegliare la zona per garantire la sicurezza della comunità.