Indagine della GdF di Latina: denunciati due giovani per commercio di abbigliamento contraffatto online

Indagine della GdF di Latina: denunciati due giovani per commercio di abbigliamento contraffatto online

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Indagine della GdF di Latina: denunciati due giovani per commercio di abbigliamento contraffatto online - Gaeta.it

Un’importante operazione delle Fiamme Gialle della provincia di Latina ha portato alla denuncia di due giovani accusati di commercializzare capi d’abbigliamento contraffatti. La frode è stata perpetrata tramite piattaforme social, rivelando un fenomeno che interessa numerosi acquirenti in tutto il territorio pontino. L’indagine, che ha fatto luce su un giro d’affari notevole, ha evidenziato l’uso delle nuove tecnologie nella pratica del commercio illecito di marchi prestigiosi.

Le modalità operative degli indagati

Utilizzo delle piattaforme social

I Finanzieri del Gruppo di Latina, dopo un’attenta raccolta di informazioni anche sul web, hanno individuato un giovane di SETTEFILI e la sua compagna come i principali responsabili di questo traffico illecito. Attraverso account attivi su piattaforme social come Instagram, TikTok e Vinted, i due giovani proponevano ai giovani consumatori capi contraffatti di brand noti come Balenciaga, Gucci e Louis Vuitton. La strategia di marketing includeva la collaborazione con influencer, che contribuivano a dare visibilità e credibilità ai loro prodotti attraverso post e storie social.

Cataloghi e offerte promozionali

I capi d’abbigliamento venivano pubblicizzati mediante cataloghi digitali accattivanti, presentando ai potenziali acquirenti non solo i prodotti, ma anche offerte promozionali che rendevano l’acquisto allettante. Le indagini hanno infatti rivelato che, oltre alla merce venduta, l’aspetto visivo e il branding rivestivano un ruolo cruciale nella strategia di vendita. Questo approccio non solo attirava i consumatori, ma ha anche rappresentato una sfida per le autorità di controllo, sempre più impegnate a monitorare le attività di vendita online.

Approfondimento delle indagini finanziarie

Ricostruzione del volume d’affari

Le indagini della GdF non si sono limitate all’individuazione dei due giovani, ma hanno compreso anche un’analisi approfondita dei flussi finanziari collegati alle loro attività. Attraverso l’esame dei rapporti bancari utilizzati dai denunciati, i finanzieri hanno potuto risalire a un volume d’affari stimato intorno ai 100 mila euro. Questa cifra ha sorpreso gli inquirenti, dato l’ampio raggio d’azione dei due e la rete di contatti che sembrava estendersi ben oltre la provincia di Latina.

Indagine su acquirenti e spedizioni

Oltre a ricostruire il giro d’affari dei due giovani, le indagini hanno anche messo in luce una vasta platea di acquirenti che ricevevano i prodotti tramite spedizioni. Ciò ha portato a ritenere che questa attività di commercio illegale non fosse un fenomeno isolato, ma parte di una rete più ampia che sfruttava la popolarità delle piattaforme social per vendere beni di lusso contraffatti a una clientela sempre più ampia. L’analisi dettagliata delle spedizioni, insieme a ulteriori perizie tecniche sui capi sequestrati, ha fornito ulteriori elementi probatori di rilevanza.

Le conseguenze legali dell’operazione

Denuncia e sequestro della merce

A seguito dell’operazione, i due giovani sono stati denunciati per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Le Fiamme Gialle, infatti, hanno sequestrato non solo i capi d’abbigliamento contraffatti, ma anche dispositivi elettronici come tablet e computer, utilizzati per gestire l’attività di vendita. Inoltre, sono stati rinvenuti 2.000 euro in contante e tre carte di credito che si presume siano state utilizzate per gestire i flussi di pagamento relativi alle vendite illecite.

Oscuramento delle pagine social

Come ulteriore misura di contrasto a questa attività commerciale illegale, le pagine social dei due denunciati sono state oscurate, interrompendo immediatamente la loro capacità di raggiungere nuovi potenziali clienti. Questa azione rientra in una strategia più ampia dell’autorità per combattere il commercio di beni contraffatti, che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti in un contesto in cui la vendita online continua a crescere.

L’operazione rappresenta quindi un segnale forte per chi opera ai margini della legalità utilizzando le moderne tecnologie.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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