La procura di Imperia ha aperto un fascicolo per diffamazione nei confronti di Rosario Fiorello, noto conduttore tv, a seguito di una querela presentata da Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria. La causa è una puntata del programma “VivaRai2!” in cui sono stati fatti riferimenti a festini con escort e droga collegati a Piana, che però è risultato estraneo a tali accuse.
l’inchiesta della procura di Imperia sulla querela di Alessandro Piana
Nel 2025, la procura di Imperia ha avviato un’indagine per diffamazione contro Fiorello, coordinata dal procuratore capo Alberto Lari. La decisione arriva in seguito alla denuncia formale di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria, che ha chiesto accertamenti riguardo affermazioni fatte nel corso di una puntata del programma “VivaRai2!”.
In quella trasmissione, Fiorello ha definito la Liguria come “un rave” auspicando l’esigenza della maggiore età per visitare la regione e facendo un riferimento diretto al vicepresidente Piana, associandolo a indagini su “festini con escort e cocaina”. Piana ha ritenuto tali dichiarazioni lesive della propria immagine e della sua reputazione pubblica. Lo sviluppo dell’indagine mira a verificare la fondatezza delle accuse e se si sia configurata una diffamazione nei confronti del politico.
il contesto dell’inchiesta sui festini e le indagini della squadra mobile di Genova
Il riferimento negli interventi di Fiorello riguarda un’indagine avviata nel 2021 a Genova. In quell’occasione, dopo alcune segnalazioni, fu scoperta una rete di prostituzione che coinvolgeva un appartamento dove si tenevano festini con la presenza di escort e cocaina. Le forze dell’ordine arrestarono due imprenditori ritenuti responsabili e raccolsero varie testimonianze.
Una delle escort coinvolte aveva indicato Alessandro Piana come partecipe agli eventi. Tuttavia, ulteriori accertamenti hanno escluso la sua responsabilità e la sua posizione è sempre rimasta estranea alle indagini, senza nessun procedimento a suo carico. Non essendo mai stato indagato, Piana ha contestato pubblicamente le insinuazioni emerse nei media, puntando sulla necessità di tutelare la propria immagine davanti a accuse infondate.
la reazione pubblica e il clima politico in Liguria
La vicenda ha provocato discussioni e polemiche nel panorama politico e mediatico della Liguria. Il fatto che un personaggio pubblico e influente come Fiorello abbia inserito riferimenti a un politico regionale in una trasmissione con grande audience, va letto alla luce del delicato equilibrio tra satira, libertà di espressione e tutela della reputazione individuale.
La denuncia di Piana si inserisce in un contesto in cui la politica locale rimane attenta a difendere le proprie figure da accuse che possono influenzare la percezione pubblica. La situazione ha aperto un dibattito sul limite tra critica e diffamazione nei confronti di esponenti pubblici, soprattutto quando collegata a fatti specifici come indagini su reati legati alla prostituzione e droga.
l’evoluzione del caso: cosa succederà con il fascicolo per diffamazione
Il fascicolo a carico di Fiorello si trova nelle prime fasi, con la procura di Imperia che sta valutando la fondatezza delle accuse mosse da Piana. La querela riguarda la diffusione di informazioni ritenute false e lesive attraverso il mezzo televisivo, che ha una platea molto ampia.
Il percorso giudiziario potrà chiarire se le affermazioni contenute nel programma configurano effettivamente un reato di diffamazione. Nel frattempo, la vicenda seguirà un iter che prevede accertamenti, audizioni e possibili richieste di chiarimenti agli autori del programma e ai testi coinvolti. Questa fase sarà decisiva per comprendere le responsabilità e la tutela della reputazione nelle comunicazioni pubbliche in tv.
La storia resta aperta e seguirà sviluppi in grado di influenzare altri casi simili in cui personaggi pubblici si trovano coinvolti in blocchi narrativi mediali che li indicano in contesti giudiziari senza un riscontro diretto degli organi inquirenti.