Un’operazione condotta dalla Procura europea ha portato all’arresto di due individui e all’indagine su altre 17 persone, con il sequestro di beni del valore di 7,6 milioni di euro. Le attività fraudolente coinvolgevano circa 1.500 veicoli utilizzati in transazioni commerciali fasulle, sostenute da pratiche di evasione fiscale sofisticate.
Strategie Illecite e Falsi Business
Le operazioni di compravendita, mascherate da transazioni legittime, si avvalevano di artifizi come immatricolazioni fittizie e l’utilizzo di società fantasma create ad hoc per simulare attività commerciali inesistenti. Questi escamotage consentivano di generare movimenti finanziari apparenti solo sulla carta, eludendo così i controlli e le tassazioni previste dalla legge.
Provvedimenti Cautelari e Sequestri
In risposta a tali attività illecite, la Procura europea ha richiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza cautelare che ha portato all’arresto di due individui e al sequestro di beni per un importo complessivo di 7,6 milioni di euro. Le indagini sono state estese a 17 soggetti coinvolti nelle pratiche fraudolente, mentre il giudice per le indagini preliminari di Varese ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo per un valore approssimativo di 7.600.000 euro.
Beni e Attività Coinvolte
L’ammontare delle fatture emesse per operazioni inesistenti è stato valutato intorno ai 20 milioni di euro, con circa 1.500 autovetture di lusso coinvolte nel sistema di frode. Le misure restrittive hanno interessato non solo le persone fisiche coinvolte, ma anche sette entità giuridiche riconducibili all’indagine, determinando il sequestro di 428 conti bancari, 28 immobili, 65 terreni e 20 autoveicoli.