A Giugliano si sta svolgendo un’importante indagine incentrata sulla gestione del servizio dei rifiuti che ha travolto figure di spicco della politica locale. Nicola Pirozzi, attuale sindaco della città, è stato recentemente convocato davanti al gip presso il tribunale di Napoli Nord per rispondere a gravi accuse che lo vedrebbero coinvolto in irregolarità legate all’appalto del servizio. Il caso solleva interrogativi riguardo alla scorretta gestione della spesa pubblica e alla legalità della selezione dei fornitori.
Il sindaco di Giugliano e le accuse di irregolarità
Nel corso dell’udienza, Nicola Pirozzi, supportato dai suoi legali, ha presentato la sua versione dei fatti al sostituto procuratore Cesare Sirignano, il quale ha avanzato la richiesta di arresti domiciliari. Pirozzi ha fornito una dettagliata esposizione delle azioni intraprese da quando ha assunto l’incarico nel mese di ottobre del 2020, evidenziando come l’appalto fosse già stato conferito prima del suo insediamento. Il sindaco ha, infatti, contestato le accuse riguardanti la gestione della ditta incaricata della raccolta dei rifiuti, dichiarando di aver inflitto sanzioni per un importo che supera il milione di euro, cifra che contrasta con le contestazioni mosse in passato.
Le indagini hanno evidenziato un presunto abuso da parte di Pirozzi che, secondo gli inquirenti, non avrebbe inflitto le penali dovute alla ditta. A sua difesa, Pirozzi ha sottolineato di aver regolarmente esercitato il suo ruolo di vigilanza sulla ditta, contestando eventuali irregolarità e prestando particolare attenzione alla segnalazione di due assunzioni sospette di individui indicati dallo stesso sindaco. I legali di Pirozzi sono fiduciosi nella forza della loro difesa e stanno preparando ulteriori prove a sostegno della posizione del primo cittadino.
L’ex sindaco in attesa di giustizia
Un’altra figura coinvolta in questa complessa vicenda è l’ex sindaco Antonio Poziello, anch’egli indagato per aver avvantaggiato la ditta in cambio di somme di denaro. Poziello, che ha recentemente rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale, dovrà anch’egli comparire davanti al gip nei prossimi giorni. Entrambi gli indagati si trovano ora sotto ai riflettori della giustizia, con il sostituto procuratore che ha manifestato interesse a rivalutare le richieste di arresti domiciliari per entrambi.
L’indagine sulla gestione dei rifiuti a Giugliano non è isolata, poiché si estende anche ad altri comuni, come Marano, suggerendo che le irregolarità nella gestione dei servizi pubblici possano essere un problema più diffuso. Con la presentazione delle prove e gli interrogatori in corso, il gip Vincenzo Saladino si prepara a valutare sia le richieste di custodia cautelare sia le difese degli imputati.
La politica locale sotto pressione
Negli ultimi giorni, la situazione politica a Giugliano è divenuta tesa, specie dopo che Pirozzi ha deciso di autosuspendersi dal Partito Democratico. Questa mossa segue le pressioni interne al partito che hanno esortato il sindaco a rivedere la composizione della giunta comunale. La richiesta di azzeramento della giunta si inserisce nel contesto di un panorama politico instabile e in continua evoluzione, alimentando le polemiche sul futuro amministrativo della città.
L’accaduto ha sollevato interrogativi sull’affidabilità delle figure pubbliche nel gestire risorse cruciali per la comunità. Resta da vedere come evolveranno le indagini e quale sarà l’impatto sulle cariche pubbliche, oltre alla reazione dell’elettorato alle accuse che gravano su importanti esponenti del governo locale.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Marco Mintillo