La tragica scomparsa di Serafino Congi, un uomo di 48 anni deceduto lo scorso 4 gennaio mentre veniva trasportato in ambulanza dall’ospedale di San Giovanni in Fiore a quello di Cosenza, ha sollevato non poche preoccupazioni e interrogativi. La Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un’inchiesta per far luce sulle circostanze che hanno portato al decesso. In particolare, sono al vaglio i tempi di attesa al pronto soccorso e l’assenza di un’ambulanza con medico a bordo, così come denunciato dai familiari della vittima.
I tempi di attesa in pronto soccorso
L’attenzione degli inquirenti si concentra sulle tre ore durante le quali Congi ha atteso al Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore. Secondo le testimonianze dei familiari, l’uomo era stato colpito da un infarto e, nonostante il grave stato di salute, ha dovuto pazientare nella struttura sanitaria in attesa dell’ambulanza diretta verso Cosenza. Il ritardo nella consegna di un’ambulanza con un medico a bordo è al centro delle indagini, che mirano a stabilire se ci siano state manchevolezze da parte del personale sanitario.
Il sindaco della città ha espresso rilievo riguardo a questo episodio, evidenziando quanto sia fondamentale garantire un tempestivo accesso alle cure. La presenza di insufficienze nel servizio di emergenza e urgenza viene vista come una questione di grande interesse pubblico. La Procura, attraverso il suo lavoro, intende svolgere un accertamento scrupoloso delle dinamiche interne all’ospedale, considerando che la vita umana non può essere soggetta a incertezze legate a tempistiche e procedure.
L’indagine in corso
L’Azienda sanitaria locale ha avviato un’inchiesta interna per indagare la condotta del personale medico e del servizio di emergenza al fine di chiarire eventuali responsabilità nella morte di Congi. Antonio Graziano, il direttore generale dell’Azienda, ha espresso il proprio dolore per la situazione mentre annunciava l’istituzione di una commissione d’inchiesta. Questa commissione avrà il compito di esaminare i protocolli seguiti e di eseguire un’analisi approfondita dei fatti.
Graziano ha assicurato che tutte le informazioni necessarie saranno fornite alle autorità giudiziarie e ha sottolineato l’impegno dell’Azienda a collaborare attivamente con la magistratura per garantire che il caso venga approfondito in ogni sua sfumatura. La comunità attende con interesse gli sviluppi dell’inchiesta sperando in una maggiore trasparenza e responsabilità nel servizio sanitario locale.
La reazione della comunità
A seguito del tragico episodio, la comunità di San Giovanni in Fiore ha mostrato un forte senso di solidarietà e indignazione. In serata, si è svolta una “passeggiata silenziosa”, organizzata dall’Associazione Fiori Florensi, per onorare la memoria di Serafino Congi. Questo evento ha rappresentato non solo un momento di ricordo ma anche una manifestazione di protesta per evidenziare le mancanze del sistema sanitario. I partecipanti hanno percorso le vie cittadine, raggiungendo l’ospedale locale, per esprimere il proprio dissenso e sottolineare l’importanza del diritto alla salute.
Le parole dei familiari e degli amici di Congi hanno messo in luce una crescente preoccupazione riguardo alla qualità dei servizi sanitari disponibili. La collettività è unita nella richiesta di maggiore attenzione da parte delle istituzioni affinché situazioni simili non si verifichino più. Questo evento ha servito da monito e ha stimolato un dialogo necessario su come migliorare l’assistenza sanitaria nella regione, auspicando così un cambiamento significativo nelle procedure di emergenza e un maggiore rispetto per la vita e la salute dei cittadini.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Armando Proietti