Indagini allargate sulla gara per la diga di Genova: coinvolti ex vertici e imprenditori

Indagini allargate sulla gara per la diga di Genova: coinvolti ex vertici e imprenditori

La Procura Europea indaga su Paolo Emilio Signorini per irregolarità nella gara d’appalto della diga foranea di Genova, con accuse di turbativa d’asta e corruzione che coinvolgono anche altri attori.
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Indagini allargate sulla gara per la diga di Genova: coinvolti ex vertici e imprenditori - Gaeta.it

La Procura Europea ha intrapreso un’azione significativa nei confronti di Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, notificandogli un atto di proroga delle indagini su una gara d’appalto che ha sollevato numerosi interrogativi. Gli sviluppi della vicenda sottolineano la gravità delle irregolarità emerse, segnalate in particolare dall’ANAC, che ha parlato di potenziali vizi amministrativi e penali. Fra i crimini contestati ci sono turbativa d’asta, falso documentale e malversazione, reati che potrebbero implicare anche attori privati oltre a pubblici amministratori.

Contesto delle indagini

Le indagini si concentrano sulla costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova, un progetto dal valore complessivo di oltre un miliardo di euro. Questo appalto è considerato cruciale per il rilancio dell’infrastruttura portuale nella regione, specialmente alla luce delle recenti sfide economiche e logistiche che hanno colpito il settore. A far scattare l’attenzione degli inquirenti è stata una telefonata intercettata il 28 settembre 2021, durante la quale Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, preannunciava ad Aldo Spinelli che i vincitori del bando sarebbero stati determinati in anticipo, svelando così un possibile accordo pre-esistente.

Svolgimento dell’inchiesta

L’inchiesta ha preso una piega decisiva nel maggio 2024 con l’arresto di Signorini, il quale ha successivamente patteggiato una pena di tre anni e cinque mesi per corruzione. Non è stato solo Signorini ad affrontare conseguenze legali; anche Spinelli e Toti sono stati coinvolti, con la Procura Europea che ha avviato ulteriori accertamenti su di loro. Questo scenario suggerisce un sistema complesso di connivenze tra pubblico e privato, in cui gli interessi economici sembrano aver avuto la priorità sui principi di legalità e trasparenza.

La singolarità della procedura di affidamento

Un elemento chiave dell’indagine riguarda la modalità con cui è stata gestita la gara d’appalto. Secondo la relazione dell’ANAC, la procedura seguita dall’Autorità portuale non è stata convenzionale. Dopo una prima manifestazione di interesse, nel giugno 2022 non si è presentato alcun concorrente alle offerte. Questo ha sollevato preoccupazioni sul rispetto del principio di parità di trattamento, essendo stata avviata poi una trattativa negoziata che ha escluso una re-iterazione della procedura competitiva. I funzionari dell’ANAC hanno evidenziato come l’evoluzione della situazione, con l’aumento dei costi delle materie prime a causa della guerra in Ucraina, avrebbe richiesto un nuovo avviso esplorativo. Tuttavia, l’ente ha optato per una strada che potrebbe aver limitato le opportunità per i contendenti.

Considerazioni sull’appalto

Il caso di Genova non è isolato; rappresenta un microcosmo delle difficoltà che le amministrazioni pubbliche affrontano nella gestione degli appalti. La trasparenza nelle gare è essenziale per garantire una competizione leale e per evitare il sorgere di sospetti sulla correttezza delle procedure. I fondi destinati a sostenere progetti infrastrutturali come quello della diga si basano sulla fiducia che vengono gestiti in modo onesto e aperto. L’indagine in corso, quindi, non solo mira a verificare eventuali illeciti ma vuole anche rafforzare le basi etiche e legali su cui poggiano le future opportunità di sviluppo economico nel settore portuale e oltre.

L’evoluzione degli eventi nella situazione di Genova continuerà a essere monitorata con grande attenzione, poiché le implicazioni non riguardano solo i soggetti direttamente coinvolti, ma anche il più ampio contesto socio-economico locale e nazionale.

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