Il 13 dicembre 2022, il cielo sopra la base militare di Birgi è stato testimone di un tragico evento che ha colpito profondamente la comunità aviatica e il paese. Il pilota Antonio Fabio Altruda, 33 anni e originario di Caserta, ha perso la vita in un incidente aereo mentre volava con il suo caccia Eurofighter. Le indagini sono ora dirette contro due ufficiali dell’Aeronautica, sollevando interrogativi sulle circostanze che hanno portato all’incidente.
Dettagli sull’incidente fatale
Antonio Fabio Altruda stava conducendo un volo di trasferimento con un Eurofighter, un aereo da combattimento noto per le sue capacità avanzate e la sua tecnologia all’avanguardia. Il volo si è tragicamente interrotto quando l’aereo è precipitato a breve distanza dalla base di Birgi, suscitando preoccupazione tra i colleghi e i familiari. Il 37esimo Stormo, a cui Altruda apparteneva, è uno dei reparti più prestigiosi dell’Aeronautica Militare italiana, specializzato in operazioni di difesa aerea e missioni internazionali.
Le prime indagini hanno portato gli inquirenti a concentrarsi sulla manutenzione e sullo stato dell’aeromobile, nonché sulle procedure adottate durante il volo. La Procura di Trapani, guidata dal procuratore Gabriele Paci, ha avviato un’inchiesta che ha visto l’emissione di atti formali nei confronti di due ufficiali con ruoli chiave nel volo in questione. La richiesta dell’incidente probatorio mira a stabilire se ci siano mancanze o negligenze sia nella gestione del volo sia nella manutenzione dell’Eurofighter.
I protagonisti delle indagini
I due ufficiali sotto indagine sono il maggiore Andrea Maida, attualmente in carica come pilota capo formazione per il volo di trasferimento, e il colonnello Daniele Donati, ex comandante del 37esimo Stormo. Le loro posizioni di responsabilità all’interno dell’Aeronautica Militare li pongono al centro delle indagini, in quanto potrebbero aver avuto un ruolo diretto nella preparazione e nel mantenimento dell’aeromobile coinvolto nell’incidente.
L’indagine si concentra anche sulla mancanza di preparazione dei piloti in situazioni di emergenza, sull’adeguatezza delle procedure di volo e sull’integrità dell’aereo stesso. Le autorità intendono approfondire le circostanze che potrebbero essere state “indipendenti dalla condotta del pilota”, cercando di delineare il quadro completo prima di trarre conclusioni.
La denuncia della famiglia di Altruda
La morte di Antonio Fabio Altruda ha suscitato grande dolore non solo tra i suoi colleghi, ma anche tra i familiari, che hanno immediatamente avviato azioni legali per ottenere giustizia per il loro caro. I genitori del giovane pilota hanno presentato una denuncia formale alle autorità competenti, tra cui la Procura di Trapani e la Procura militare di Napoli. Attraverso il loro legale, l’avvocato Fabio Sammartano, hanno denunciato quella che considerano “cattiva manutenzione del velivolo”, formando così il fondamento delle loro accuse.
Questa denuncia evidenzia la necessità di garantire che tutte le norme di sicurezza siano rispettate nell’ambito delle operazioni aeree e che le famiglie dei piloti possano avere fiducia nel sistema di supporto e manutenzione degli aeromobili militari. La questione della sicurezza e delle responsabilità in ambito militare è di cruciale importanza non solo per le famiglie colpite, ma anche per l’intera comunità che segue gli sviluppi di questa indagine.
Il lavoro della Procura e delle forze armate continuerà a vigilare sulle pratiche di mantenimento degli aeromobili e sulla formazione del personale, al fine di evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. Resta ora da vedere quali conclusioni emergeranno dalle indagini e come si procederà nei confronti degli ufficiali indagati.
Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Marco Mintillo