Indagini su un assistente scout accusato di abusi sessuali su un minore

Un assistente capo scout di 19 anni è accusato di abusi sessuali su un bambino e di adescamento e ricatto nei confronti di due adolescenti tramite social media, suscitando indignazione nella comunità.
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Indagini su un assistente scout accusato di abusi sessuali su un minore - Gaeta.it

Un caso sconvolgente sta emergendo dalla provincia di Latina, coinvolgendo un assistente capo scout di appena diciannove anni. Le autorità stanno indagando su di lui per presunti abusi sessuali aggravati su un bambino di meno di dieci anni. Inoltre, il giovane sarebbe accusato di aver adescato e ricattato due adolescenti tramite social media. Le violenze si sarebbero verificate all’interno di una parrocchia, un luogo di fiducia per la comunità, generando preoccupazione e indignazione in tutto il territorio.

Allegazioni di abusi sessuali aggravati

Secondo quanto riportato da fonti locali, la vittima è un bambino noto nel mondo degli scout come “lupetto“, termine utilizzato per identificare i ragazzi di età compresa tra otto e undici anni. Il giovane accusato, che era considerato un educatore e un punto di riferimento all’interno della comunità scout, è stato accusato di aver abusato del piccolo durante le attività organizzate dall’Agesci, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. È emerso che il sedicente educatore avrebbe portato il bambino in una zona isolata della parrocchia, approfittandosi della sua fiducia per perpetrarvi violenze sessuali.

La Procura ha elevato l’accusa a violenza sessuale aggravata, prendendo in considerazione non solo l’età della vittima, ma anche il rapporto di autorità che intercorre tra il capo scout e il bambino. La gravità della situazione è accresciuta dal contesto in cui gli abusi sarebbero avvenuti, ovvero in un ambiente considerato sicuro e di formazione per i giovani. La notizia ha destato una forte reazione nella comunità locale, che si trova ora a dover affrontare un evento di tale gravità all’interno di un ambiente educativo.

Tecniche di adescamento e ricatto sui social

Le indagini non si limitano a un singolo episodio di abuso. Oltre alla violenza su un bambino, l’assistente capo scout è coinvolto anche in una serie di atti di adescamento e ricatto nei confronti di due adolescenti di quattordici e quindici anni. Attraverso l’utilizzo di profili falsi sui social media, si sarebbe presentato come una giovane ragazza per interagire con i ragazzi. Questa manovra di inganno ha permesso all’accusato di stabilire un rapporto di fiducia, culminando nell’ottenimento di foto e video intimi dai giovani.

Le autorità ritengono che gli incontri tra il giovane e le due vittime siano avvenuti tra ottobre 2023 e giugno 2024. Le dinamiche del ricatto sono state piuttosto esplicite: dopo aver ottenuto i materiali compromettenti, il diciannovenne minacciava di pubblicarli nei gruppi social comuni, se non avessero pagato una somma di 100 euro. Con la scusa di conoscere una ragazza legata a uno dei ragazzi, tentava di placare il panico generato dalle minacce. Solo dopo un certo periodo, i ragazzi hanno trovato il coraggio di raccontare tutto ai loro genitori, portando alla denuncia del presunto colpevole.

Azioni da parte delle autorità e dell’associazione scout

In seguito all’insorgere di queste gravi accuse, la Procura ha avviato un’inchiesta approfondita sulla vicenda. La polizia postale ha avviato le indagini necessarie per fare luce sulle tecniche di abusi e sugli eventuali complici. È significativo notare che l’Agesci, nonostante fosse l’ente per cui lavorava l’assistente accusato, ha prontamente preso le distanze da lui, già allontanandolo dalle sue funzioni e annullando qualsiasi attività a lui assegnata.

La comunità, sebbene profondamente scossa, sta ora cercando di riprendersi dalla notizia, con l’associazione che si impegna a garantire la sicurezza dei giovani coinvolti nelle attività scout. Per gli organismi preposti, il caso rappresenta un importante banco di prova non solo per la giustizia, ma anche per l’integrità delle strutture educative e di socializzazione dedicate ai più giovani.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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