Industria marchigiana: segni di ripresa a fine 2024 nonostante le difficoltà

Industria marchigiana: segni di ripresa a fine 2024 nonostante le difficoltà

Nel quarto trimestre del 2024, l’industria marchigiana ha registrato una flessione dell’0,8%, con settori in crescita e altri in difficoltà, mentre si prospettano miglioramenti per il 2025.
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Industria marchigiana: segni di ripresa a fine 2024 nonostante le difficoltà - Gaeta.it

Il quarto trimestre del 2024 ha portato alcuni cambiamenti nel panorama produttivo dell’industria marchigiana. Secondo i dati raccolti dal Centro Studi di Confindustria Marche, l’attività produttiva ha registrato una lievissima flessione dell’0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati, sebbene mostrino segni di resilienza, evidenziano un contesto economico ancora segnato da incertezze e instabilità. Gli scenari geopolitici internazionali e le politiche economiche degli Stati Uniti sono tra i fattori critici in gioco.

L’andamento settoriale: stabilità e sfide

L’analisi degli industriali marchigiani ha messo in luce che la maggior parte dei settori ha mantenuto una situazione stazionaria o ha mostrato segnali di lieve miglioramento. Tuttavia, il comparto della moda ha continuato a vivere un periodo difficile, segnando un andamento negativo. Questo contrasto fra i vari settori evidenzia una realtà complessa: mentre alcuni comparti riescono a trovare strade per la crescita, altri faticano a mantenere la propria posizione.

La cautela prevale tra gli imprenditori. Solo il 28% di loro ha segnalato un incremento della produzione, mentre il 47% ha indicato un calo rispetto ai trimestri passati. Nonostante ciò, molti prospettano un possibile miglioramento delle prospettive per il settore manifatturiero nel 2025. Questo riflette una speranza concreta per un’inversione di tendenza, nonostante le difficoltà attuali.

Ripresa commerciale sul mercato interno ed estero

L’industria marchigiana ha mostrato segnali di ripresa sul fronte commerciale, sia per quanto riguarda il mercato interno che quello estero. La differenza di andamento tra settori è palese: mentre il settore della moda, della gomma e della plastica continua a registrare flessioni, l’industria alimentare ha confermato un trend positivo. Anche il comparto della meccanica e quello del legno e mobile stanno mostrando segnali modestamente incoraggianti.

Particolarmente preoccupante rimane la situazione per il calzaturiero, che ha visto una diminuzione impressionante del 16,3% rispetto al quarto trimestre del 2023. Le difficoltà di questo settore rappresentano una sfida significativa per l’intero sistema produttivo marchigiano.

Le aspettative per il futuro e il ruolo delle istituzioni

Le aspettative degli industriali marchigiani per il futuro sono sfumate di ottimismo. Roberto Cardinali, presidente di Confindustria Marche, ha commentato la chiusura del 2024 sottolineando l’importanza di sostenere le imprese che investono e innovano. In particolare, sono stati accolti favorevolmente i recenti provvedimenti della Regione Marche, che hanno previsto 12 milioni di euro per nuovi bandi e oltre 25 milioni per supportare progetti di ricerca e innovazione.

Cardinali ha insistito sul fatto che l’industria rimane il motore dell’economia regionale. Un settore industriale forte può realmente generare benefici per l’intero ecosistema economico marchigiano e sostenere i percorsi di crescita occupazionale. Altrettanto rilevante è la chiamata alle istituzioni affinché pongano lo sviluppo dell’industria al centro dell’agenda politica, con un focus su progetti che possano apportare realmente un cambiamento significativo.

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