Infermiera napoletana salva la vita a un uomo svenuto: un intervento decisivo in strada

Infermiera napoletana salva la vita a un uomo svenuto: un intervento decisivo in strada

Sabrina Pepe, giovane infermiera di Napoli, salva un uomo in arresto cardiaco con prontezza e professionalità, dimostrando che le competenze sanitarie possono fare la differenza anche al di fuori degli ospedali.
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Infermiera napoletana salva la vita a un uomo svenuto: un intervento decisivo in strada - Gaeta.it

In un clima di incertezze e sfide quotidiane, la storia di Sabrina Pepe, giovane infermiera partenopea, emerge come un esempio di determinazione e professionalità. Il suo intervento tempestivo, avvenuto al di fuori del servizio, ha fatto la differenza nel salvataggio della vita di un uomo ultrasessantenne a Napoli, dimostrando come l’impegno professionale possa estendersi oltre le mura degli ospedali.

L’intervento di emergenza in via Pignasecca

Sabrina Pepe, infermiera presso il reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, stava passeggiando in via Pignasecca quando ha assistito a una scena tra l’allarmante e il drammatico. A una certa distanza, un uomo si accasciava a terra improvvisamente. Inizialmente, la giovane professionista ha pensato che potesse trattarsi di una semplice caduta. Tuttavia, avvicinandosi, si è resa conto che la situazione era ben più seria; il signore, infatti, si era bloccato sul gradino di un negozio.

Sabrina ha subito intuito che qualcosa non andava. L’uomo mostrava segni evidenti di sofferenza, tenendo il braccio sinistro stretto al petto. Subito dopo avermi accostata il suo sguardo ha avuto conferma delle sue presunzioni: il malcapitato perse conoscenza. I manuali di pronto soccorso si sono materializzati nella sua mente, e lei ha reagito d’istinto.

Senza esitazione, ha iniziato a scuoterlo per verificare la reazione, ma il polso carotideo assente le ha confermato che l’uomo non stava respirando. Era il momento di agire: nonostante fosse fuori dall’ambiente ospedaliero, l’infermiera sapeva benissimo che il massaggio cardiaco poteva salvare una vita.

La salvaguardia della vita attraverso il massaggio cardiaco

Sabrina ha immediatamente chiesto a un passante di chiamare i soccorsi mentre iniziava le compressioni toraciche. Ogni secondo era cruciale e i sintomi di arresto cardiaco non lasciavano spazio a tentennamenti. L’infermiera non sapeva né se il 118 fosse stato chiamato né quanto tempo sarebbe dovuta restare in strada per attendere i soccorsi. La sua priorità era unica: garantire il flusso sanguigno del paziente.

Le compressioni continuavano e, in quel lasso di tempo, l’uomo ha cominciato a mostrare deboli movimenti. Comprendendo la vicinanza dell’ospedale, Sabrina ha deciso di caricarlo su un’auto di passaggio e di portarlo verso il pronto soccorso del Vecchio Pellegrini. Nonostante l’ansia di non sapere come stesse l’uomo, ha mantenuto il sangue freddo e ha controllato la situazione.

Appena giunta all’ospedale, ha atteso fuori, con il cuore in gola, sperando che il suo intervento fosse servito a qualcosa. La notizia che ha ricevuto dopo un’ora è stata un sospiro di sollievo: l’uomo stava stabilizzandosi e il peggio sembrava alle spalle.

Una storia di professionalità che lascia il segno

La storia di Sabrina Pepe non è solo una cronaca di un salvataggio; è un vero e proprio esempio di come le competenze professionali possano e debbano estendersi nella vita quotidiana. L’infermiera ha dimostrato che la dedizione al proprio lavoro non si ferma mai, nemmeno nei momenti di pausa. Quello che è accaduto in via Pignasecca è la prova tangibile che l’addestramento e la preparazione possono salvare vite, al di là della routine ospedaliera.

Il racconto di Sabrina riporta a una realtà quotidiana che vediamo raramente evidenziata, in cui una persona assume il ruolo di eroe, in modo del tutto naturale. Questo episodio non solo mette in luce la prontezza di spirito di chi lavora nel settore sanitario, ma sottolinea anche l’importanza di avere sempre un occhio attento verso gli altri, consapevoli che ogni attimo è cruciale. La sua storia è un’ispirazione per tutti, ricordandoci che ogni gesto può fare la differenza.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Armando Proietti

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