Inflazione in Italia ad agosto: rallenta al 1,1% mentre l'Eurozona segna 2,2%

Inflazione in Italia ad agosto: rallenta al 1,1% mentre l’Eurozona segna 2,2%

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Inflazione in Italia ad agosto: rallenta al 1,1% mentre l'Eurozona segna 2,2% - Gaeta.it

Ad agosto 2023, l’inflazione in Italia ha mostrato una leggera frenata, scendendo al +1,1%, con un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente. Questo andamento è principalmente imputabile alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici, mentre il settore alimentare e i servizi continuano a mostrarsi dinamici. Questi dati, forniti dall’Istat nella stima preliminare, offrono uno spaccato della situazione economica attuale e delle pressioni inflazionistiche in atto, potendo influenzare le politiche economiche future.

Andamento dell’inflazione in Italia

Prezzi dei beni energetici e dinamica alimentare

La flessione dei prezzi dei beni energetici, che ha raggiunto il -6,1% rispetto allo -4,0% di luglio, ha avuto un ruolo preponderante nel rallentamento inflazionistico. In particolare, i beni energetici non regolamentati hanno registrato un calo significativo, passando da -6,0% a -8,6%. D’altro canto, i beni energetici regolamentati hanno subito un altro aumento, salendo al +14,0% dai precedenti +11,7%. Questa discrepanza tra i due settori energetici influisce nettamente sulla percezione del costo della vita.

Il comparto alimentare sta mostrando un aumento dei prezzi dei prodotti lavorati, contribuendo all’incremento del costo del “carrello della spesa” . È interessante notare che, mentre i beni tendono a diventare meno costosi, i servizi continuano a registrare una certa spinta verso l’alto, in parte a causa delle tensioni nel settore dei trasporti aerei, il quale ha vissuto un’accelerazione che si riflette sui costi per i consumatori.

Ritorno dell’inflazione di fondo

Un aspetto rilevante da considerare è l’aumento dell’inflazione di fondo, che è risalita al +2,0% rispetto al +1,9% di luglio. Questa componente, calcolata escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, è considerata un indicatore importante per valutare l’andamento dei prezzi nel medio termine. La risalita dell’inflazione di fondo suggerisce che, nonostante il rallentamento generale, permangono pressioni sui prezzi, dovute principalmente all’innalzamento dei costi dei servizi, tra cui risulta particolarmente significativo l’incremento dei servizi di trasporto .

Pressione e tendenze sui prezzi dei beni e dei servizi

Prezzi dei beni in calo, servizi in crescita

Un’analisi più dettagliata mostra che i prezzi dei beni hanno accentuato il calo su base tendenziale, passando da -0,1% a -0,5%. In contrapposizione, la dinamica dei prezzi dei servizi mostra una lieve accelerazione, aumentando da +3,0% a +3,2%. Questo andamento porta a un allargamento del differenziale inflazionistico fra beni e servizi, che ora si attesta a +3,7 punti percentuali. Questo scenario è indicativo di un cambiamento strutturale nel consumo, con i servizi che diventano sempre più costosi rispetto ai beni.

L’andamento dei beni alimentari e di consumo

Nei dettagli, i prezzi dei beni alimentari, così come quelli per la cura della casa e della persona, hanno visto un’accelerazione significativa, passando da +0,7% a +0,9%. Al contrario, i prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno registrato una decelerazione, con un passaggio da +1,8% a +1,1%. Questo contrasto suggerisce un cambiamento nelle abitudini di consumo, con i consumatori che potrebbero essere più propensi a spendere per beni di prima necessità piuttosto che per beni di consumo voluttuari.

Proiezioni future e contesto europeo

Inflazione acquisita e impatto sui mercati

L’aumento congiunturale dell’indice generale si traduce in un’inflazione acquisita per il 2024 pari a +1,1%. Questo dato è indicativo di una previsione relativamente stabile per i prezzi nel prossimo anno. Tuttavia, considerare l’inflazione a fondo, che si attesta al +2,2%, implica che le pressioni inflazionistiche potrebbero rimanere spiccate, con possibili effetti su famiglie e imprese.

Il recente andamento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha mostrato un calo dello 0,1% su base mensile, principalmente per l’effetto dei saldi estivi, a cui il NIC non tiene conto. Tuttavia, su base annua, l’aumento è stato dell’1,3%, in decelerazione rispetto al +1,6% di luglio.

L’inflazione nell’Eurozona

Guardando oltre i confini nazionali, l’inflazione nell’Eurozona è scesa al 2,2% ad agosto, dal 2,6% di luglio. Secondo l’Eurostat, i servizi continuano ad avere un tasso annuo più elevato , seguiti da alimentari, alcol e tabacco e beni industriali non energetici . Nonostante il calo dei prezzi energetici , questi dati suggeriscono una notevole diversificazione nei tassi di inflazione tra i vari settori economici dell’Eurozona.

Questi numeri offrono una prospettiva interessante per analizzare la salute economica attuale e le potenziali traiettorie inflazionistiche nei mesi e anni a venire.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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