In Italia, nonostante un rallentamento dell’inflazione, i prezzi delle vacanze continuano a salire, preoccupando le associazioni dei consumatori. Le analisi dell’Istat evidenziano una crescita dei prezzi dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua. Ma quali sono le reali conseguenze di questa tendenza?
Variazioni dei prezzi nelle diverse cittÃ
L’andamento dei prezzi varia significativamente sul territorio nazionale, con alcune città che spiccano per i maggiori incrementi. Siena, ad esempio, registra un’incidenza inflativa del +2,6%, con una spesa aggiuntiva annua di 663 euro per famiglia. Situazione simile si riscontra a Pisa, dove i prezzi salgono del +1,6%, generando un aumento di spesa di 408 euro all’anno per famiglia. Al terzo posto si colloca Benevento, con un’inflazione del +1,9% e una spesa supplementare di 406 euro annui per famiglia.
Boom dei prezzi nel settore turistico
Particolarmente preoccupanti sono i costi legati alle vacanze, che segnano un incremento del 4,2% su base annua, come denunciato dall’Unione nazionale consumatori. I rincari riguardano alberghi, ristoranti e servizi di trasporto, con aumenti che pesano sul bilancio delle famiglie. Secondo le stime, le tariffe dei pacchetti vacanza sono cresciute del 20,5% e i voli nazionali hanno registrato un aumento del +25,2% in un solo mese.
Ad allertare il Fmi sulla situazione globale
A livello globale, il Fondo Monetario Internazionale lancia un segnale di allarme, sottolineando il rischio di un’inversione della tendenza deflazionistica a causa dell’incremento dei costi dei servizi e delle materie prime nelle economie avanzate. Questo scenario potrebbe impattare sui tassi di interesse, rallentando la discesa prevista. In parallelo, gli economisti del FMI confermano le previsioni sulla crescita del Pil italiano nel 2024 allo 0,7%, mentre per il 2025 si rivede al rialzo dallo 0,7% allo 0,9%.