Influenza 2024-2025: La stagione stenta a decollare, ma solo il tempo dirà se cambierà

Influenza 2024-2025: La stagione stenta a decollare, ma solo il tempo dirà se cambierà

L’influenza stagionale 2024-2025 in Italia mostra una stagnazione dei casi, con un’incidenza inferiore rispetto all’anno precedente. Le festività potrebbero influenzare l’andamento dell’epidemia e le vaccinazioni stanno aumentando.
Influenza 2024 20253A La stagio Influenza 2024 20253A La stagio
Influenza 2024-2025: La stagione stenta a decollare, ma solo il tempo dirà se cambierà - Gaeta.it

L’andamento dell’influenza stagionale per il 2024-2025 sembra essere in una fase di stagnazione, con numero di casi ben al di sotto delle stime condivise dagli esperti. La presenza della variante A/H3N2 e le condizioni climatiche ancora favorevoli potrebbero essere i fattori chiave che incidono nella diffusione del virus. In questo articolo, esploriamo le cause di questa situazione e le previsioni per i prossimi mesi.

Situazione attuale dell’influenza in Italia

La curva dell’influenza per questa stagione ha mostrato una crescita a rilento. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, l’assenza di un freddo intenso ha contribuito a mantenere bassi i tassi di incidenza. Nella prima settimana di dicembre, i dati raccolti dal sistema di sorveglianza RespiVirNet rivelano un’incidenza di 8,6 casi ogni mille assistiti, una cifra inferiore rispetto agli 11,5 casi rilevati nello stesso periodo nel 2023. Questo scenario si deve anche alla predominanza del virus A/H1N1, ben conosciuto dal sistema immunitario di gran parte della popolazione italiana, tranne che per i bambini molto piccoli.

Sulla base di queste osservazioni, Pregliasco afferma che l’evoluzione della situazione influenzale potrebbe subire cambiamenti significativi con l’arrivo delle festività natalizie, poiché le occasioni di convivialità e gli spostamenti aumentano le possibilità di contagio. Le feste di Natale e Capodanno potrebbero dunque influenzare il numero di nuovi casi, rendendo questo momento cruciale nella valutazione dell’andamento dell’epidemia.

Numeri e previsioni: Un passo indietro rispetto agli anni precedenti

Negli ultimi giorni, le rilevazioni nazionali hanno registrato circa 510mila casi di sindromi simil-influenzali, per un totale di oltre 3,3 milioni di italiani colpiti da inizio stagione. Anche se la fase attuale è segnata da una crescita, si prevede che il numero di casi continui ad aumentare, con un incremento atteso di almeno 100mila casi nelle prossime settimane, anche se i valori ufficiali durante le festività potrebbero risultare leggermente sottostimati a causa della diminuzione di segnalazioni da parte dei medici.

Pregliasco sottolinea che, attualmente, si è ancora in una fase di salita non drastica, e il picco influenzale potrebbe quindi slittare a gennaio, coincidente con il rientro a scuola e le normali routine lavorative. Gli esperti avvertono però che l’andamento di quest’influenza è determinato dalla combinazione di vari fattori, tra cui le interazioni sociali durante le festività e la diffusione delle varianti del virus.

L’impatto delle vaccinazioni sull’influenza

Un aspetto rassicurante di questa stagione influenzale è l’aumento delle vaccinazioni tra la popolazione italiana. Secondo Pregliasco, in Lombardia si registra un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, mentre, a livello nazionale, le vaccinazioni sono aumentate del 25%. Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha citato una comunicazione efficace come fattore chiave nel miglioramento delle adesioni vaccinali, suggerendo che la popolazione ha compreso l’importanza della protezione vaccinale.

Tuttavia, la situazione non è omogenea per quanto riguarda le vaccinazioni contro il Covid-19, i cui numeri sono in calo. Le immunizzazioni contro l’influenza stanno però mostrando una ripresa, il che alimenta le speranze di ottenere una copertura più ampia soprattutto per le fasce a rischio. “C’è ancora tempo per proteggersi,” afferma Pregliasco, incoraggiando gli italiani a non lasciare le vaccinazioni per ultime.

Prospettive future e rischi potenziali

Con la stagione influenzale che sembra non decollare come previsto, specialisti come Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, confermano che l’andamento è molto simile a quello dell’anno scorso, dove si erano registrati tassi di contagio più elevati. La presenza di ceppi influenzali simili a quelli dell’anno precedente porta a considerare che molte persone potrebbero essere già immunizzate o vaccinate, riducendo il rischio di infezione.

Tuttavia, resta ancora da vedere come si comporterà il virus A/H3N2 nei prossimi mesi e se ci sarà un picco di contagio significativo. Con l’incertezza che circonda questo influenzale, la vigilanza resta al centro dell’attenzione, mentre si attende di vedere come le abitudini delle festività influenzeranno la diffusione della malattia.

Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

Change privacy settings
×